“Il voto unanime del Consiglio regionale al mio Progetto di Legge ‘Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini veneti’ è il riconoscimento dell’importanza e valenza della mia proposta sottoscritta, per altro, da numerosi consiglieri anche di minoranza”. Così Roberto Ciambetti, primo firmatario e promotore del Pdl 432, approvato nei giorni scorsi,  dall’assemblea di palazzo Ferro Fini. “I cammini portano all’attenzione dell’opinione pubblica e alla fruizione di percorsi che storicamente hanno avuto delle funzioni fondamentali, vuoi in campo religioso come in quello commerciale – ha spiegato Ciambetti – Il valore del cammino del resto è straordinario: esso ci porta a incontrare un turismo veramente eco-sostenibile, che non inquina e mette a confronto la persona con la realtà locale. Come diceva Chatwin, ‘la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi’: i cammini rilanciano questa idea straordinaria ed è importante per il Veneto, che ha ancora angoli intatti e genuini, mettere a disposizione questa opportunità.  Significa offrire a un numero sempre maggior di turisti la possibilità di vivere una esperienza e interiorizzare paesaggi, località, persone, scoprire l’essenza della nostra terra e la nostra cultura. Fu Italo Calvino a sottolineare come il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi: perché il pellegrino affronta il Cammino di Santiago? Per viaggiare dentro sé stesso e scoprendo nuovi mondi, che mutano ad ogni passo, scoprire il cambiamento in sé.  Noi possiamo offrire il silenzio dei boschi e gli scenari mozzafiato delle nostre montagne, l’armonia delle colline e il panorama delle ville, le spiagge, piccoli centri, borghi, enogastronomia e prodotti di qualità a fianco di una nuova rete di ospitalità che può svilupparsi attorno a un cammino: possiamo offrire una esperienza nuova e mentre tutto attorno a noi corre fin troppo velocemente, permettere al pellegrino e al viandante di fare e vivere la sua esperienza.  Il cammino è un modo per diffondere nel territorio il turismo consapevole, che non vuole finire intruppato nell’all-inclusive. E’ la nuova frontiera del turismo moderno, intelligente, aperto”

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