Combattere lo smog è da sempre una sfida ambiziosa.
Se negli anni 50 venne coniato il termine ‘smog’, per dare un nome all’aria velenosa che appestava la capitale britannica, oggi i tempi sono cambiati. Con essi anche le maggiori cause che li determinano: dal riscaldamento a biomasse legnose al traffico stradale.

E’ recentemente balzato agli onori della cronaca il blocco agli Euro3, trait d’unione delle quattro regioni del nord Italia che indossano la ‘maglia nera’ in fatto di inquinamento atmosferico.  Un programma sottoscritto tra Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia, volto alla misura congiunta per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano.

Una limitazione a circolare che ha scombussolato chi, ogni giorno e per motivi soprattutto di lavoro, usa i mezzi ‘incriminati’. Uno stop che non coglie comunque impreparato il comparto automobilistico, già da anni impegnato sul fronte ‘green’, per mettere su strada auto o furgoni ecologici.

Motore ecologico
Quali alternative? I ‘carburanti green’ che inquinano meno.
Auto o furgoni elettrici, in un’offerta dei vari competitor  sempre più ampia, che mettono nelle condizioni di chi li usa di avere per le mani un motore sempre più efficiente. La ricarica resta comunque ancora un neo, nella difficoltà di reperire una colonnina, sperando che sia libera ed armandosi di pazienza per fare il pieno.
Ben più noto è invece il gpl, un derivato del petrolio. Su un pieno fa spendere circa la metà, rispetto alla benzina, ma con una resa energetica non delle migliori.  Nessun pensiero per trovare la pompa dedicata: sul territorio nazionale una colonnina è sempre presente in ogni stazione di servizio, autostrade comprese.
Al pari del gpl, c’è il metano. Un gas naturale che (costa 2/3 della benzina) vince sull’impatto ambientale. Se un veicolo a gpl rilascia nell’ambiente il 10% in meno  (rispetto alla benzina), uno alimentato a metano arriva attorno al 20% in meno di CO2.
Nel mondo dell’autotrasporto sembra si guardi sempre più al metano, con le varie aziende costruttrici che puntano soprattutto all’LNG. Il metano liquido che rispetto, a quello gassoso GNL, garantisce tempi più rapidi di rifornimento. Il metano è stato anche definito anche il ‘carburante del futuro’, dimostrandosi  decisivo in termini di risparmio economico e di emissioni nell’aria.

Contributi regionali per rottamare veicoli aziendali
Una notizia che potrà fare piacere a quegli imprenditori che debbano, per desiderio proprio o necessità, svecchiare il proprio parco aziendale sono i contributi per la rottamazione, messi a disposizione della Regione. Dopo il blocco degli Euro 3,  il Veneto va incontro alle aziende che vorranno rottamare i propri mezzi, con contributi  che partono da 3 fino a 10mila in euro, in base al tipo di veicolo di nuova immatricolazione (se elettrico, ibrido, metano o gpl).

Interessate le aziende micro, piccole e medie che vogliamo rottamare il vecchio per l’acquisto del nuovo, suddiviso nelle categorie N1  (veicoli progettati e costruiti per il trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t.) e N2 (veicoli progettati e costruiti per il trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t).

Il bando si articola in 2 fasi: la prima prevede l’acquisto di mezzi entro il 31/12/2018  e termine per la presentazione delle domande entro l’11/11/2018. La seconda che prevede l’acquisto di mezzi entro il 31/05/2019 e termine per la presentazione delle domande entro il 28/02/2019.

Link al bando https://bandi.regione.veneto.it/Public/Dettaglio?idAtto=2942

di Redazione AltovicentinOnline

 

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