“Non mi sento ancora arrivato”. Così Fulvio Fina, l’83enne fiorista di Thiene, si appresta a festeggiare i 90 anni del suo negozio che si affaccia in Corso Garibaldi.

Nella sua bottega, palpano storie d’amore, speranze, promesse di vita  a due, compiute in quasi cent’anni di storia. Migliaia i bouquet realizzati dalle sue mani, infinito il numero di chiese addobbate da Fina, che vanta una grande esperienza, ma nel suo intimo il forte credo “posso sempre migliorarmi”. E lo dice a pochi mesi dal soffiare su ottantaquattro candeline,

Fioristi da tre generazioni
Un’attività quasi secolare, nel cuore di Thiene, avviata nel 1928 da Vittorio Mussi, un progettista di giardini, l’unico al quale una contessa di Montecchio Precalcino affidasse i propri parchi. Ma Vittorio, il nonno di Fulvio, era soprattutto uno ‘scienziato dei fiori’, che amava sperimentare e combinare i colori dei fiori, arrivando a creare 360 sfumature di crisantemi. Ad aiutare Vittorio ben presto si unì il genero, Valentino Fina, che porta nuova linfa al negozio, aprendo a Thiene in via 2 Giugno una delle serre più grandi “oltre 1600 metri quadrati, dove spiccava il ciclamino, il fiore preferito di mio papà”, ricorda così Fulvio mentre sfoglia l’album dei ricordi di una vita.

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Un’esistenza la sua, tra casa e negozio, com’era nella consuetudine d’un tempo, coi figli chiamati a dare una mano in famiglia. Ma per Fulvio Fina è sempre stata una ragione di vita, rapito dalle rose e ancora oggi “vado in estasi quando ne vedo una”.

Medaglia d’oro a Euroflora
Dedizione che gli è stata ricompensata nel 1986, quando vince la medaglia d’oro al concorso Euroflora a Genova. “100 rose gialle posizionate con perizia, usando il righello per controllare al millimetro l’asimmetria di quei stupendi boccioli”.
Un anno, quello dell’86, che rimarrà caro non solo nel cuore di Fulvio, ma anche di sua moglie Lucia, da sempre al suo fianco ad aiutarlo in negozio: “Quell’anno ricorreva il loro 25emo anniversario di matrimonio – racconta la figlia Valentina – E noi  figli, come dono, abbiamo portato il vaso che gli fu prestato al concorso europeo”.

Un precursore
Se ad oggi, sparsi nella provincia, ci sono fioristi diplomati è grazie a quest’uomo che, poco meno di trentenne, prese un treno per andare a Roma e studiare. Solo nella capitale, all’epoca, si tenevano i corsi per diventare fiorista: ottenuto il diploma, ritornò a Thiene, entrò a far parte al consiglio provinciale dei fioristi ed avviò dei corsi in zona.

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Delicato e meticoloso, sicuro e sincero. Fulvio Fina non ha mai tradito mai l’amore per i ‘suoi’ fiori, plasmando con arte e sapienza i gusti dei clienti in mazzi colorati. Migliaia le persone che sono passate nel suo negozio, ricorda una ad una le telefonate delle mamme delle spose, per ringraziarlo della cornice floreale nel giorno più bello delle loro figlie.

“Quando sboccia un amore, sboccia un fiore”
Indimenticabile resta a Fulvio quel mazzo di fiori ordinato da una donna per il suo amato: “Al momento di stringere il nastro che fasciava i fiori, mi chiese di infilare una fede: era una proposta di matrimonio – continua l’83enne fiorista di Thiene – Posso dire che nel mio negozio sono sbocciati non solo fiori, ma anche tanti amori”.

Perché l’amore non passa mai di moda “E nemmeno il fiore che racchiude il sentimento – spiega Fulvio che non ha subito scossoni dai mazzolini venduti nei supermercati -Quando una persona sceglie di dichiarare il proprio sentimento, o di vivere un’emozione, lo fa ancora col fiore. E io sono qua”. Come un Cupido, discreto e silenzioso, caparbiamente compone la sua opera floreale. Se il risultato finale non gli piace, non si accontenta: “Disfo tutto e ricomincio da capo”.

 

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Tra le richieste più singolari che sono capitate a Fina, quella di ricreare il bouquet da sposa di Iman, la moglie di David Bowie, ma tante le storie che potrebbe narrare, raccontando il vissuto di Thiene e non solo. Nella sua bottega sono entrate generazioni, con una clientela affezionata che non smette di crescere: “C’è stato un gran lavoro il giorno della festa della mamma  – racconta  -Vedere questi ragazzini che volevano portare a casa un pensiero, stringendo tra le mani  il ‘giardinetto delle rose’ da me creato”.
C’è tanta sapienza in Fulvio, non solo in quelle sue mani ma anche nelle parole non dette, nello sguardo che accarezza e sonda la persona che sta al di là del suo bancone. “Mi fido dei suoi consigli – racconta una cliente – Con Fulvio mi sento sicura, so che farò sempre una bella figura”.

Paola Viero

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