Un thienese entra nella storia della finanza, quella fatta sulla speculazione in borsa. A soli 29 anni Andrea Marenda sale nell’olimpo dei trader italiani. Al Campionato della Borsa Itc2018, indossa due corone: da vice-campione italiano assoluto e da campione assoluto speciale forex, diventando il più giovane negli ultimi 20 anni della storia dell’Investment & Trading Cup.

Si definisce un autodidatta in materia, con la passione per i mercati finanziari che gli scorre nelle vene sin da giovane, ma il suo percorso di studio spazza via ogni dubbio sul talento di questo giovane di Thiene.  Dopo il diploma all’Itet Ceccato si laurea a Verona in economia e commercio, ma la sua sete di conoscenza non si placa.  Andrea allunga la sua carriera accademica con due master: uno alla Iese Business School di Barcella, in corporate finanze, l’altro all’Sda Bocconi in private equity-venture capital. Dopo il trionfo al campionato della Borsa, ha in programma la finalissima ‘top of the top’, dove si sfiderà coi grandi nomi del trading italiano, oltre ai vincitori delle universiadi del trading.

Andrea, quanta soddisfazione per questa vittoria?
“E’ stato il meritato coronamento di un percorso che dura ormai da quasi tre anni, che tutt’ora è in corso. Il mio nome, ora, è inciso tra quelli dei più bravi trader italiani della storia, guadagnando poco più del 30% sul capitale inizialmente investito in circa un mese e mezzo. Ho operato esclusivamente sul mercato dei tassi di cambi, il ForEx. Vorrei sottolineare una cosa non banale, che dovrebbe essere un mantra per chi opera nei mercati finanziari con del sale in testa, ovvero l’aver fatto utilizzo di una leva bassa. Sono riuscito a performare positivamente nelle ultime due settimane di maggio, molto volatili  durante le quali un paio concorrenti tra le prime 3 posizioni con guadagni consistenti sono crollati definitivamente fuori dal podio. La classifica generale teneva conto delle performance totali cumulate su tutti gli strumenti finanziari disponibili, mentre la sezione specialeForEx teneva una classifica separata delle performance esclusivamente realizzate sul mercato dei tassi di cambio.
Sono andato in crescendo fin dalla prima settimana; alla seconda settimana ero primo nella sezione speciale e ci sono rimasto fino alla fine. Contemporaneamente scalavo gradualmente di qualche posto la classifica generale.  Ed eccomi qui, campione della sezione speciale, vice-campione assoluto nella classifica generale e, contemporaneamente, il più giovane ad aver mai vinto in 20 anni di storia dell’evento”.

Da quanto sei un trader?
“Ho iniziato ad appassionarmi di mercati finanziari nell’estate del 2015, con uno dei classici banner che si incontrano cazzeggiando sul web: “Guadagna anche tu 10.000 euro al mese sui mercati finanziari comodamente da casa”. Eh sì, l’essere umano per natura è attratto dalle soluzioni apparentemente facili”

In famiglia cosa ne pensavano?
“La mia famiglia si è accorta di questa mia passione quando non uscivo più i fine settimana, rimanendo in casa a studiare. Quando mi hanno chiesto se c’erano problemi, ho dovuto svuotare il sacco”, spiega con una sincera risata.

Da dove nasce questa tua passione per la finanza?
“Più che passione è un’ossessione per quanto mi riguarda.Volevo vedere se il mondo della finanza alla “Wall Street” era realmente come veniva descritto. Sono sempre stato molto curioso, fin da bambino”.

Con che cifra sei partito?
“La prima somma che ho investito in termini di denaro reale è stata di 1000 euro. Il broker che avevo scelto mi dava un bonus del 40% sul deposito, prefissandomi come perdita massima proprio il bonus, per potere operare con soldi veri a rischio zero sul capitale investito essendomi posto uno stop loss massimo pari al bonus. In poco meno di un mese la perdita è arrivata.
Ho prelevato i soldi restanti e mi sono ripromesso di non utilizzare più 1 euro in reale fino a che non avessi studiato e imparato cose diverse da quelle che vengono facilmente regalate al parco buoi”

C’è più rischio o guadagno?
“Dipende dall’approccio. Il confine tra il gioco d’azzardo ed il trading è molto labile, per molti è totalmente inesistente. Il guadagno economico bisogna metterlo in secondo piano per un bel pò e concedersi il tempo adeguato per comprendere ed imparare. Viceversa, altrimenti, si continua a perdere pensando che sia il mercato ad avercela con noi o chissà che altro demone e si continuerà a perdere soldi svuotando un conto dopo l’altro. Proprio in stile slot-machine”.

Passione o occupazione? Quante ore ti dedichi al trading?
“Il trading non è la mia occupazione, perché lavoro nel settore del Corporate Banking. Poi, per conto mio, trado sia in discrezionale, con operazioni manuali, che con sistemi algoritmici statistico-quantitativi che ho sviluppato. I sistemi si arrangiano e girano 24 ore al giorno su dei server, li controllo due o tre volte al giorno giusto per sorvegliare che sia tutto ok. Seguendo sempre le notizie principali al mattino presto e durante la pausa pranzo, per rimanere aggiornato e valutarne il potenziale impatto sul mio portfolio”

Cosa significa per te fare trading?
“E’ un percorso di vita, dove ho smesso da molto tempo di abbinare il trading a soldi facili. E’ passione pura e non penso al denaro che ne posso ricavare. Un’attività che, se fatta con dedizione e studio ossessivo costante, non potrà che portare a qualcosa di positivo, anche in termini economici. Serve molta umiltà sin dall’inizio altrimenti i mercati finanziari ti prendono a pesci in faccia. Se sbagli e perdi la colpa è solamente tua, devi rivedere il tuo approccio”.

Paola Viero

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