“Per un non ben definito gusto dell’estetica, si svende l’interesse pubblico di Thiene”. Parole di un ex sindaco, Attilio Schneck ora tra le file della minoranza, volte alla giunta Casarotto. Tutto ruota attorno alle ex officine Tessari e al nuovo accordo di pianificazione tra pubblico e privato, nell’intento di riqualificare un’area che sbocca su via Dante, ferma da decenni.

“Un intervento messo in piedi da un privato, con poca concretezza e che ora si trova ‘regalati’ 4mila metri quadri di proprietà comunale. Questo grazie al sindaco Casarotto che sacrifica il complesso dei Comboniani”. Con queste parole il consigliere della Lega Schneck commenta una vicenda “che mi lascia l’amaro in bocca, perché nel corso del mio mandato avevo portato l’area in questione nel patrimonio del Comune, proprio per evitare che si desse spazio ad interferenze ed interessi dei privati”.

Un piano di recupero che dovrebbe secondo i migliori auspici svecchiare un’importante area cittadina, a ridosso del centro e a due passi da un altro importante cantiere di Thiene, quello dell’ex scalo merci. Giù i vecchi e fatiscenti edifici, su una trentina di appartamenti, oltre ad una strada che collegherà via Dante con la più interna via Dell’Eva.
Ed è su questo capitolato dei lavori, dal valore di 265mila euro, che l’opposizione tende ancora sussultare. L’immobiliare Metro, il privato in causa, dovrà farsi carico della somma, ‘a favore’ del Comune, provvedendo a sue spese all’abbattimento del complesso dei Comboniani, oltre alla costruzione di strada e marciapiede.

Dubbi in maggioranza: “Servono garanzie o sarà cattedrale nel deserto”
Un progetto che approderà in consiglio comunale, innescando di già del dissenso tra le fila dell’opposizione, scuotendo dubbi anche tra chi siede in maggioranza. “In commissione ho già espresso il mio voto favorevole, per quanto riguarda il progetto – spiega il consigliere Nico Simonato – Ma ho sollevato la mia forte perplessità su tempi e garanzie. Bene al lavoro di giunta e tecnici, che si sono adoperati sul concetto di migliorare la città. Ma vorrei che fosse posta attenzione, oltre a precauzione, sulla disponibilità economica dell’immobiliare Metro, ottenendo delle garanzie, anche con fidejussioni, che mettano al riparo l’ente e che inducano il privato a portare a termine tutti i lavori. Che Thiene, insomma, non si trovi alle prese con un’altra cattedrale nel deserto”.


Per il Carroccio, rabbia ed amarezza: “Scarsa attenzione al bene pubblico”
“Ci siamo trovati di fronte questo piano, presentatoci un po’ all’acqua di rose, ma che si è rivelato un regalo che la giunta fa al privato,1 di fronte ad una contropartita dal valore irrisorio”, commenta Simone Furia, consigliere di opposizione, riferendosi ancora al tratto di strada che dovrebbe collegare il quartiere del Centro con quello della Conca. “Ci siamo nuovamente trovati di fronte ad un Comune dalla ‘manica larga’, che vorrebbe addirittura concedere ulteriore metratura, per costruire dei terrazzi sui tetti dei condomini. Altro regalo contro il quale battaglieremo in consiglio comunale”.

Se la prossima seduta si preannuncia calda, con la ratifica all’accordo, al consigliere Schneck cresce intanto la delusione di vedere sfumare un ‘suo’ sogno. “Quando nel 2004 feci acquisire nel patrimonio immobiliare del Comune l’area dei Comboniani, era per poterci fare un centro universitario, o una scuola – conclude – Per uno sviluppo vero  alla città. Ora con l’azione messa in campo da questa giunta, purtroppo, rilevo una scarsa attenzione per il ‘bene’ pubblico, che non sempre va misurato in cemento ed asfalto”.

Paola Viero

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