Thiene non apre ai parcheggi rosa, quelli dedicati alle donne col pancione o alle neo mamme, con bimbi sino ad un anno di età.  La seconda commissione cassa la mozione presentata dal grillino Abramo Tognato, consigliere d’opposizione. “Provo dispiacere, così viene a mancare un sopporto alla maternità”.

Lo fanno un po’ dappertutto, dai supermercati agli ospedali. Riservando un occhio di riguardo alle donne in gravidanza, che ancora si spostano in auto, o a quelle donne che mamme lo sono diventate da poco. Ma la mozione presentata a Thiene ha trovato un solo voto favorevole, quello dello stesso Tognato.  Per il resto un no totale della seconda commissione, fatta eccezione per un astenuto, che mette la parola fine alla possibilità di colorare di rosa alcuni stalli in prossimità di scuole, asili nido, uffici comunali e postali. Un gesto di cortesia che trae forza da un’educazione civica e collettiva, ma che per il momento non si potrà fare.

“Si parla spesso di calo della natalità, di mancanza di diritti per il mondo femminile, si parla anche spesso di inciviltà alla guida. Si parla spesso di come affrontare le problematiche e nel momento in cui si presenta un’opportunità la si esclude a priori – commenta così la decisione della commissione lo stesso Tognato  -Stiamo parlando della possibilità di portare anche a Thiene gli stalli di sosta denominati “Parcheggi Rosa”. Certo, non sono previsti dal codice della Strada, non sono sanzionabili, e come tutte le novità possono inizialmente spaventare e complicare la gestione. Di sicuro però non sarebbe stato il primo comune italiano ad approvare una scelta di questo tipo, anzi a dir il vero forse siamo decisamente in ritardo rispetto a chi da anni convive nella normalità dei parcheggi rosa. Non si capisce perché funzioni senza problemi in contesti come supermercati, ospedali e altri luoghi dove le strisce rosa son presenti, mentre se si ipotizzasse di ampliare le soste anche in parcheggi pubblici, vicini a luoghi sensibili come scuole, asili, uffici postali e comunali, allora il funzionamento verrebbe meno.

Come dire che gli stessi automobilisti sono in grado di concepire un gesto di attenzione mentre fanno la spesa, mentre diventano freddi e insensibili guidatori quando devono recarsi in comune. A me sinceramente sembra incomprensibile una simile visione delle dinamiche comportamentali. E non possiamo appellarci come giustificazione nemmeno alla proposta di legge ferma in Parlamento, perché sappiamo bene che i tempi della macchina legislativa sono molto più lunghi delle esigenze reali della collettività”.

“Devo riportare pertanto tutto il mio dispiacere di fronte ad un’intera commissione (un solo voto astenuto, oltre al mio favorevole) che si è espressa contraria alla proposta di provare anche a Thiene a dare un piccolo segno di cambiamento- conclude Tognato – Non è una rivoluzione, è un semplice gesto di attenzione, di pensiero consapevole su un’azione che quotidianamente ripetiamo meccanicamente, l’atto di parcheggiare poteva diventare l’occasione di crescita comunitaria, di responsabilità nei confronti di chi ha scelto di essere madre e muoversi in autonomia, una sorta di supporto collettivo alla maternità. Peccato, c’è ancora tempo per ripensarci”.

Dal Comune fanno sapere che è troppo presto per parlarne: “L’argomento andrà in consiglio comunale – spiega l’assessore comunale Andrea Zorzan – Mi sembra corretto attendere”.

P.V.

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