Riceviamo e pubblichiamo

E ci risiamo: che Azzolin ce l’abbia con tutto ciò che propone l’Amministrazione Comunale è evidente, ma che adesso se la prenda con il Sindaco perché fa “le messe cantate” e per il fatto che nella risposta alle Sue accuse sul Piano di Recupero di Via Dante fa “una replica infarcita di numeri e cifre” mi pare troppo sinceramente!

A parte che a me piacciono le “messe cantate” (a Lui forse meno perché con le Sue stonature fa solo venire il mal di testa), come fa ora a mettere in discussione anche i numeri: o per il Consigliere Azzolin la matematica è diventata un’opinione o sta facendo solo propaganda.

E’ falso dire, come afferma, che “sostenere che l’area che il Comune cede per l’operazione possa valere 30 euro al mq. significa raccontare una balla colossale”; ripeto è falso. Io ho detto che quando l’allora Amministrazione Comunale acquistò il complesso immobiliare ex Comboniani e fece valutare il prezzo dell’area, la perizia di stima fu di € 30 al mq.! Questa è la verità, come è verità che questa Amministrazione Comunale, sempre in base ad una perizia di stima, ha ceduto una parte di area alla Metrò Srl a € 90 al mq., cioè al triplo del valore di acquisto. E badate bene che si tratta di area priva di cubatura. Al Comune nel Piano di recupero di Via Dante restano altri 6800 mq. circa di area, più la strada, il verde, i parcheggi pubblici, i marciapiedi ecc.. che verranno realizzati, oltre all’edificio ex Comboniani, che in parte verrà demolito, per le motivazioni che ho già avuto modo di spiegare nel mio precedente intervento. Non mi dilungo oltre a ripetere nuovamente quello che ho già detto in precedenza in risposta alla prima esternazione del consigliere, che tutti possono andare a rileggere, essendo stato il mio intervento pubblicato. Lasciatemi però commentare un’ultima “chicca” di Azzolin: mi riferisco a quanto per sottolineare e rafforzare ancora di più la Sua accusa che tutta l’operazione servirebbe solo a favorire il privato, afferma “se questo collegamento viario (la nuova strada tra via Dante e Via Dell’Eva) fosse stato davvero cosi indispensabile per la Città, perché il Comune non lo ha realizzato autonomamente nella sua proprietà?”.

Come risposta mi viene ironicamente da dire: caspita che genio ma come abbiamo fatto a non pensarci; ma mi domando e chiedo: il Consigliere è andato a vedere qual è la proprietà di Metrò Srl (Ex officine Tessari), la parte di proprietà del Comune dell’edificio Ex Comboniani e la restante proprietà tuttora della Congregazione Religiosa che comprende tutta la zona relativa alla Chiesa e l’ala a Ovest dell’edificio? Se avessimo fatto passare la strada sulla proprietà del Comune avremo dovuto demolire totalmente l’edificio di nostra proprietà compresa la facciata che dà su Via Dante, che invece intendiamo mantenere, interessando anche la Chiesa che come detto è ancora proprietà dei Padri Comboniani come pure l’ultima parte dell’edificio.

E’ ovvio quindi che non si poteva che cercare un accordo con i proprietari delle ex Officine Tessari se si voleva realizzare una viabilità adeguata e riqualificare quella parte di Via Dante; tra l’altro, lo stesso consigliere ha più volte denunciato in passato il degrado esistente in Via Dante, salvo ora contraddirsi per contrastare l’Amministrazione Comunale, che vuole cercare un recupero importante per rivitalizzare la via.

Ai Cittadini, in ultima analisi, voglio fare osservare che se il consigliere Azzolin ha deciso di inviare un esposto alla Corte dei Conti, non significa che abbia ragione Lui: chi vivrà vedrà! Certo credo che abbiamo capito tutti che il consigliere ha bisogno di farsi pubblicità e di apparire e in questo, bisogna riconoscerlo, sa sfruttare egregiamente i media a Suo favore. Io però ritengo che il tempo sia galantuomo; credo di avere agito correttamente e so di avere la coscienza a posto e aspetto con animo sereno l’esito del ricorso, il cui contenuto, ripeto, finora l’abbiamo appreso solo dalle esternazioni di Azzolin sulla stampa e sui social.

Il sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto

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