A Thiene torna alla ribalta la questione parcheggi e si accende la fiamma della discordia tra il comune e Renato Corà, presidente dei commercianti del centro storico.
Fari puntati su 192 posti auto che non ci sono più e sulle necessità dei commercianti e degli ambulanti del mercato del lunedì che necessitano di avere più accessi con le auto.
“Mancano 192 posti auto in centro”, ha denunciato Renato Corà, scagliandosi contro l’amministrazione comunale, accusata di non prendersi sufficientemente a cuore una questione tanto delicata.
Si tratta di posti auto alle ex distillerie Fabris di via Trieste, in piazza Nova Thiene e in Villa Fabris, dove per varie vicissitudini, i posti auto sono stati o saranno a breve limitati.
“Non è una cosa di adesso – ha spiegato Alberto Samperi, assessore al Commercio – Se ne parla già da un anno e i commercianti ne sono a conoscenza da tempo. L’amministrazione comunale sa bene che i parcheggi sono un argomento rilevante sia per i commercianti che per i cittadini e ci siamo sempre dati da fare per trovare posti numerosi e le migliori soluzioni”.
Scontento del lavoro del comune è però Renato Corà, che dopo aver acceso i riflettori puntandoli ancora una volta sui posti auto, ha annunciato le dimissioni da presidente dei commercianti del centro storico. A scontentare i commercianti, soprattutto gli ambulanti del lunedì, è il fatto di dover percorrere centinaia di metri per trovare posto per i mezzi a motore, in particolar modo proprio il lunedì, quando piazza Nova Thiene ospita il mercato.
Ma Samperi non ci sta e rigetta le accuse: “I posti auto di piazza Nova Thiene ci sono da 2 anni e in ogni caso c’è un ampio parcheggio interrato a cui si accede da un lato del teatro comunale – ha spiegato – Per quanto riguarda Villa Fabris, si sapeva da tempo che una parte sarebbe dovuta tornare parco e alle ex Distillerie Fabris, dove il parcheggio è stato acquisito da un privato, stiamo trattando per perdere solo 10 posti auto”.
Un botta e risposta al fulmicotone tra Corà, che sulla questione parcheggi ha sempre tenuto alta l’attenzione lamentandone la mancanza e Alberto Samperi, che alla fine delle sue spiegazioni tecniche, rivolgendosi a Corà, ha commentato: “Sei un disco rotto”.
A.B.
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