Centri diurni per disabili aperti anche in zona rossa e durante il lockdown, per dare un servizio ad una categoria di persone fragili e alle loro famiglie. Nel frattempo Erika Stefani, ministro trissinese alla Disabilità, ha annunciato la stampa e la distribuzione entro l’anno di ‘Disability Card’, un documento di riconoscimento europeo che contiene le informazioni relative alla condizione di disabilità del cittadino e che è allo stesso tempo valido per ottenere agevolazioni e per l’acquisto di beni e servizi.
Sono 130 le strutture accreditate con le Ulss del Veneto, associate a Confcooperative Federsolidarietà Veneto, per un totale di quasi 2.800 persone con disabilità accolte, che sono rimaste aperte pur in lockdown.
“A seguito dell’introduzione della Zona Rossa e delle relative restrizioni eravamo preoccupati di dover sospendere l’attività dei nostri centri diurni – ha spiegato Roberto Baldo, presidente Confcooperative Federsolidarietà Veneto – Invece la possibilità di continuare a offrire il servizio ha rappresentato un’opportunità importante per le persone che frequentano quotidianamente le nostre strutture”.
Nei giorni in cui è stata introdotta la Zona Rossa, la Regione, cui Baldo riconosce il merito per tale importante presa di posizione, ha chiarito che tali strutture sarebbero rimaste aperte secondo le attività erogate ordinariamente.
L’importanza di tale scelta è stata anche ribadita in apposite dichiarazioni alla stampa sia dell’assessore a Sanità e Sociale Manuela Lanzarin che anche dello stesso presidente del Veneto Luca Zaia. Entrambi hanno riconosciuto spesso l’importanza di tali servizi, tanto importanti anche e soprattutto in quanto garantiscono un presidio a favore delle persone fragili nell’attuale crisi sanitaria.
Nel lockdown della scorsa primavera tali servizi erano stati chiusi per diverse settimane, mandando letteralmente in tilt non solo persone affette da disabilità, ma anche chi si prendeva cura di loro. Da qui l’importanza, nella seconda fase della pandemia, di poter garantire la piena apertura di tali servizi pur nella attenta applicazione dei protocolli sanitari finalizzati al contenimento del rischio di contagio.
“I beneficiari e gli operatori dei servizi socio-sanitari per persone con disabilità sono tra i primi cittadini ad essere coinvolti nelle campagne vaccinali così come indicato dal piano vaccinale del Ministero della Salute – ha continuato Baldo – Purtroppo, la riduzione della fornitura dei vaccini ha allungato le tempistiche inizialmente previste e si registra un avanzamento rallentato della campagna vaccinale anche per le categorie più fragili, tra cui i caregivers e i genitori anziani delle persone con disabilità stesse. Oggi comunque il piano vaccinale è a buon punto e, seppure non in modo omogeneo nelle diverse Ulss, in molte strutture socio-sanitarie gestite dalle cooperative sociali di Confcooperative Federsolidarietà Veneto della Regione del Veneto si è già svolto anche il secondo richiamo. Sicuramente questa zona rossa ha trovato tutti più preparati. Gli utenti e gli operatori dei centri diurni ormai da tempo sono divisi in gruppi (cosiddetti cluster, da 10 utenti ciscuno), sono abituati a fare attività all’aperto quando è possibile e anche a connettersi da remoto per attività online quando un compagno di cluster risulta positivo. In questo anno di pandemia – ha concluso Roberto Baldo – è emerso con evidenza che questi servizi sono presidi essenziali di welfare delle nostre comunità perché rispondono non solo ai bisogni delle persone con disabilità, ma anche alle loro famiglie. E ci ricordano che una società che sa prendersi cura dei più fragili è una società migliore”.
Erika Stefani: “In arrivo disability card”
“Posso annunciare che già quest’anno saranno stampate e distribuite le prime Disability Card – ha annunciato Erika Stefani – Si tratta di un importante strumento di semplificazione e per agevolare la socialità e l’integrazione delle persone con disabilità. Se riusciremo a rispettare questa tempistica, saremo tra i primi grandi Paesi in Europa attuatori di una misura così importante”.
di Redazione Altovicentinonline