“Per contendere il Veneto agli eredi di Zaia e vincere anche lontano dall’asse dell’autostrada, il vero fulcro sarà quello dei patti di collaborazione all’interno di coalizioni stabili. E sottolineo stabili, perché un’alleanza non può essere una geometria temporanea messa in piedi a pochi mesi dal voto guardando ai sondaggi col pallottoliere, ma la costruzione di un fronte che condivida posizioni, idee e una visione della società veneta futura”. Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo, interviene così nel dibattito innescato dalla vittoria di Giacomo Possamai alle elezioni amministrative a Vicenza.

“Il lavoro dei prossimi mesi, se vogliamo davvero contendere Venezia e il Veneto al centrodestra, sarà quello di costruire, territorio per territorio, dei patti di collaborazione tra forze politiche e civiche, con due punti fermi. Il primo: costruire un programma definito per tempo, che sia essenzialmente concreto, che risponda ai bisogni quotidiani delle persone. Il secondo: scegliere, in maniera condivisa, dei candidati davvero radicati nella società, persone che si sono spese per la collettività, che rappresentano battaglie combattute per difendere i cittadini e che dai cittadini sono conosciute e apprezzate per il loro impegno, senza badare tanto alle varie casacche”. Si può vincere quindi, conclude Ostanel, “solo se si lavora per tempo alla creazione di una collaborazione solida tra forze progressiste diverse, mettendo in campo dei “pontieri” credibili. Si perde se prevalgono i continui distinguo e se si va divisi. Questa è una certezza. Meglio mandarla a memoria, alla svelta”.

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