Stretta su termosifoni e condizionatori nelle pubbliche amministrazioni: dal prossimo primo maggio e fino al 31 marzo 2023, la media ponderata della temperatura degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi (più 2 gradi di tolleranza) e non dovrà essere minore dei 27 gradi (meno due gradi di tolleranza). Sono esclusi ospedali, cliniche e case di cura. Sono i primi effetti del razionamento dell’energia in seguito alla guerra in Ucraina. Lo prevede un emendamento al decreto legge bollette approvato, qualche giorno fa, dalle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera. Il governo, per risparmiare, ha deciso che la temperatura dei condizionatori non deve essere minore dei 27 gradi e quella dei termosifoni non dovrà superare i 19 e ci sarà quindi una riduzione della temperatura dei riscaldamenti negli edifici pubblici per l’inverno prossimo e restrizioni anche al condizionamento già questa estate. Si tratta comunque di un grado rispetto alle norme attualmente in vigore.

 

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