L’inchiesta Mose è al suo secondo capitolo. Dopo i primi arresti di due anni fa ed i 35 dell’altro giorno, con nomi eccellenti accusati di reati che stanno facendo tremare l’Italia intera, tuona l’Unione sindacato di Base dell’Alto Vicentino, che ricorda ai cittadini di quando il governatore Luca Zaia venne a Santorso e con tanto di microfono, nel giorno dell’inaugurazione dell’ospedale nuovo, chiamò ‘cialtroni’, coloro i quali avevano osato gettare ombre sulla nuova struttura.

 

‘Tempo fa l’Unione Sindacale di Base insieme alla Cordata di Schio, ha mandato un esposto alla magistratura di Vicenza e Venezia (più una al Presidente della Repubblica) per denunciare i “miracoli” dell’Ospedale di Santorso. Nessuno ha mai risposto, ma chi sa ora…. – spiega in un comunicato Luc Tibhault di Usb  – inaugurando il nuovo ospedale unico dell’Alto Vicentino a Santorso, il presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, aveva sentenziato sprezzante: «chi critica e basta è solo un cialtrone».  A chi si riferiva di preciso, il governatore, non si sa. Ma se per “critica” intendiamo la ricerca di trasparenza sul contratto fra Ulss 4 e Summano Sanità Spa, un contratto che viene ignominiosamente secretato neanche si trattasse di un’opera di difesa nazionale, allora si siamo ben contenti di passare per “cialtroni”.  Siamo dei “cialtroni”? Quando lottiamo nessuno parla di noi, pero questa volta nello scandalo del Mose, chi sa perché vediamo apparire gli stessi nomi che sono collegati a questo “favoloso ospedale di Santorso”.

Si. Forse siamo dei “cialtroni”,  ma onesti, al contrario di un certo Galan che durante la posa della prima pietra, dichiarava:  “Prende oggi avvio la realizzazione di un nuovo tassello del modello sanitario veneto, sempre più caratterizzato da grandi ed efficienti ospedali collegati ad un altrettanto efficiente rete di servizi territoriali, e sempre più indicato come esempio virtuoso in Italia ed in Europa”(…) Merito di una regione che sa programmare – ha aggiunto- merito di amministratori locali che lavorano nel reale interesse dei loro cittadini….merito dell’intuizione geniale di imboccare la strada del project financing della collaborazione con i privati, che qui in Veneto non significa svendere loro la sanità come maligna qualcuno, perché in Veneto nessun project financing affida o affiderà ai privati la gestione delle cure, ma solo quella di servizi non sanitari.”Il presidente conclude dicendo che quello Veneto è il migliore sistema sanitario italiano,forse mondiale“.

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia