A poche ore dalla tragedia  che ha avuto come vittima il piccolo Samuele, dodicenne di Arsiero,  stroncato da un malore mentre giocava a pallone con gli amici, Arsiero si sveglia sotto choc.

Si fa fatica ad accettare che una creatura innocente, e con una vita da vivere, se ne possa essere andato in pochi attimi. Nessuno dimenticherà quei 45 minuti di massaggio cardiaco praticato dai soccorritori del Suem, arrivati al patronato. Quasi un’ora di strazio per la giovane madre, distrutta adesso dal dolore più grande che un essere umano possa provare.
“Siamo sconvolti, è qualcosa di troppo grande per riuscire a pronunciare le parole adeguate – ha detto stamane Tziana Occhino, sindaco di Arsiero – Solo il silenzio può  lenire dinnanzi a qualcosa che ci scombussola anzitutto come essere umani, impreparati ed anche inadeguati, rispetto a tragedie di questa portata. Ieri è stato davvero scioccante assistere ai tentativi di rianimazione del piccolo Samuele, un bambino pieno di vita. Vedere la madre in quelle circostanze dolorose  mi ha bloccata: non sono riuscita ad avvicinarmi. Anche la voglia di confortarla mi sembrava irrispettosa rispetto al dramma infinito che stava vivendo. Sono stata in disparte. Accanto a me un capannello di miei concittadini, accorsi dopo che avevamo sentito il rumore dell’elisoccorso sopra le nostre teste. Abbiamo capito subito che era accaduto qualcosa di veramente grave, siamo corsi tutti al patronato ed il paese si è stretto in silenzio attorno alla madre disperata e al corpicino di Samuele che tentava di lottare strenuamente prima di lasciare la vita”.

Ad avvisare i soccorsi, dopo il malore improvviso sul campo da calcio dove Samuele era intento a giocare, sono stati gli stessi amichetti. Bimbi attoniti dalla scena del loro compagno, a terra ed immobile.  Anche questi ragazzi sono rimasti lì a sperare  che Samuele aprisse gli occhi. Che si riprendesse. Ma il piccolo non tornerà mai più a giocare con loro.
La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta sul decesso di Samuele Meneghini, arrivato ad Arsiero da poco assieme alla sua famiglia. Il papà è originario di Valdastico e la mamma, di origini brasiliane, hanno un altro figlio più piccolo. In paese vengono descritti come una bella famiglia, con un padre che è un grande lavoratore ed una madre devota a consorte e figli. Sarà l’autopsia a stabilire cosa è accaduto a Samuele. I carabinieri sono rimasti fino a sera tarda per circostanziare e ricostruire gli ultimi attimi di vita del bambino.
Agli uomini del Capitano Jacopo Mattone il compito di portare a Vicenza stamane una dettagliata relazione di servizio, che verrà corredata da quella del medico legale arrivato ad Arsiero subito dopo la morte di Samuele.

di Redazione AltovicentinOnline

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