L’etichetta parlava chiaro: le marmellate Rigoni Fiordifrutta sono ‘senza zuccheri aggiunti’ ed è anche per questo che i consumatori le scelgono. Peccato che lo zucchero, sotto forma di succo di mela, ci sia e quindi la pubblicità è da considerarsi scorretta. A questa conclusione è arrivata l’Antitrust, che dopo una lunga istruttoria avviata su indicazione di Altroconsumo, ha inflitto all’azienda di Asiago, produttrice delle marmellate Fiordifrutta, una sanzione di 40mila euro.

La dicitura ‘senza zuccheri aggiunti’ è comparsa sull’etichetta delle marmellate Rigoni per circa tre anni, fino all’estate scorsa, cioè fino a una sentenza del Consiglio di Stato su un caso simile. Ma secondo l’Antitrust si è trattato di un messaggio ingannevole, perché questi prodotti, si legge nel Bollettino, «contengono un significativo quantitativo di succo di mela concentrato, che viene utilizzato per aumentare in modo considerevole e assolutamente prevalente il contenuto naturale degli zuccheri della frutta». Secondo l’Autorità, insomma, «non vi è dubbio» che l’azienda «abbia apposto la suddetta dicitura proprio per presentare il prodotto Fiordifrutta in quanto a ridotto contenuto zuccherino». L’Antitrust rileva irregolarità anche nel claim relativo al «basso indice glicemico» che, avverte, «non misura alcun valore nutrizionale e specificamente il contenuto di zucchero nel prodotto, creando confusione nei consumatori». (Ansa)

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