Bianca la piccola bara colma di fiori, rivoli di pioggia sugli ombrelli, volti rigati di lacrime per un dolore e una commozione che a Malo lascerà il segno. In Duomo, oggi pomeriggio, si sono celebrati i funerali della piccola Greta Raffaello, morta lunedì scorso all’età di soli tre anni a causa di una meningite fulminante.

In centinaia hanno voluto dare l’ultimo saluto alla bambina e stringersi attorno alla famiglia. Un saluto composto a cui hanno partecipato famiglie, persone anziane e anche tanti bambini, molti compagni della stessa scuola materna di Case, che con il loro sorriso hanno cercato di dare un po’ di conforto a mamma Erica e papà Mauro, stretti l’una all’altro cercando di dividere e condividere una tragedia insopportabile.
“La nostra comunità ha il cuore gonfio di dolore” ha esordito don Giuseppe Tassoni che con la voce rotta dall’emozione durante la predica ha ricordato le parole che la piccola Greta solo poco tempo fa aveva detto al suo papà: “Chi sei tu?” le aveva chiesto lui per gioco. E lei in risposta “Sono un raggio di sole”. “Anche se il cielo piange – ha commentato don Giuseppe – oggi ci regala un raggio di sole”.
Toccante il saluto di tutti i bambini della scuola materna che durante la messa hanno voluto salutare per l’ultima volta alla compagna di classe volata in cielo: per questo su tanti palloncini colorati, trattenuti in chiesa e poi liberati all’aperto, hanno legato delle piccole manine disegnate perché il loro pensiero arrivasse fino in cielo per salutarla. “Ciao Greta”, il loro coro che ha commosso tutta la chiesa gremita di persone.

Commovente anche il ricordo del nonno Egidio e della bisnonna Maria che, parlando attraverso le parole dei parroci, hanno avuto parole di conforto anche per i genitori: “illumina i cuori di mamma e papà”. Ma altrettanto emozionante è stato anche il saluto delle maestre e delle animatrici del parco giochi che hanno cercato di dare un perché a questa tragedia: “Ci piace pensarti con gli angeli a combinare marachelle. Forse il Cielo aveva bisogno di una stellina per essere più bello. Dacci la forza di superare questo momento”.

Un addio cominciato attorno alle 15,30, una celebrazione che via via è diventata sempre più difficile, fino alla benedizione, fino al momento forse più straziante, l’ascolto in chiesa della canzone preferita da Greta, una divertente filastrocca con cui giocava e ballava con i suoi piccoli amici dell’asilo. Un modo per tentare di ricordarla ancora sorridente e gioiosa prima di darle l’ultimo saluto, accompagnandola per sempre lontano dagli occhi di mamma e papà, ma non dal loro cuore.

di redazione Thiene on line

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