Non gli piace affatto la figura del sindaco-sceriffo ed ha preferito non commentare la notizia, ma Luca Cortese è riuscito a fare molto di più di quei primi cittadini in stile Ruggero Gonzo. La notizia riguarda la famiglia Maier, il cui capo è ancora ricercato, dopo la sparatoria del mese scorso in via Asiago. La loro casa, acquistata qualche tempo fa, è in vendita e pare che le intenzioni del nucleo familiare, che ormai risiede regolarmente a Sarcedo, con tanto di bambini che frequentano scuola e parrocchia, sia quella di andare via.

 

Si tratta di indiscrezioni, ma a parlare chiaro è un cartello che campeggia sulla casa di  via ‘Ca Dotta, dove la famiglia Maier possiede un immobile indipendente a due piani. Chissà chi la acquisterà e se mai questo avverrà, dato il periodo di piena crisi immobiliare.
L’atmosfera per la famiglia Maier però, si era fatta pesante da settimane. Dopo la sparatoria del mese di luglio, dove per poco non ci scappava il morto nel mezzo della faida tra gruppi rom,  erano arrivati a Sarcedo persino quelli di Forza Nuova.

Davanti al Comune, i manifestanti avevano chiesto a Cortese di utilizzare la linea dura. Dentro al municipio, contemporaneamente, il primo cittadino era alle prese con un consiglio comunale, durante il quale il comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini, illustrava tutte le modalità legali da intraprendere contro chi non ha intenzione di vivere rispettando le regole. Quindi, le indagini patrimoniali che hanno portato alla luce gli ‘affari’ sommersi dei Maier, di fatto proprietari terrieri, ma sulla carta nullatenenti e nullafacenti.
Luca Cortese aveva dichiarato di non voler fare lo sceriffo, che quello non è il suo stile. Ma si era confrontato con le forze dell’ordine affinchè potesse scoraggiare la presenza di gruppi nomadi all’interno del suo paese che si sentiva turbato dalla faida in corso. La linea ha funzionato e a quanto pare, i Maier andranno via da Sarcedo, dove, probabilmente, si sentono indesiderati.

di redazione Thiene on line

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