‘Non ci siamo rivolti ai Carabinieri, nè abbiamo pagato per lo spostamento della roulotte della famiglia rom che viveva a Villaverla’. A spiegarlo, replicando a quanto dichiarato dal sindaco Ruggero Gonzo che nei giorni scorsi, aveva emesso un’ordinanza di sgombero per un nucleo familiare composto da madre, padre e due bambini che stazionavano nella zona industriale senza acqua nè luce è la Caritas di Vicenza, che ammette di essersi occupata dei quattro rom, che sono stati fatti sloggiare e che l’associazione ‘vanno salvaguardati nella dignità e nei diritti anzitutto dei minori che continuano a frequentare le scuole di Villaverla’.

La polemica che ha diviso in due l’opinione pubblica con chi si è schierato da parte di Gonzo che ha fatto andare via la famiglia che a suo dire viveva in condizioni igienico sanitarie davvero precarie nonostante la presenza dei due minori e chi voleva che a quella famiglia venisse data la residenza, era nata una decina di giorni fa.
‘Ho aiutato quelle persone che stavano a Villaverla, ma non potevo dare loro la residenza in mezzo alla strada. – aveva detto Gonzo – avevo parlato personalmente con il preside della scuola per l’integrazione scolastica dei bambini. Ho messo loro a disposizione i mezzi comunali in situazione di bisogno, ma non potevo passare sopra la mancanza di rispetto delle regole. Mi sarei comportato allo stesso modo con una famiglia di Villaverla perchè non ho pregiudizi verso i rom ed il rispetto del vivere  civile viene prima di tutto’. Ecco perchè il primo cittadino aveva emesso l’ordinanza eseguita poi, dalla Polizia Locale per fare allontanare la famiglia che risulta essersi trasferita a Caldogno.
Non ci sta a fare la parte del sindaco intransigente e intollerante Gonzo che per mesi, ha ‘ospitato’ quei rom nell’area industriale. ‘Non potevano stare lì per sempre e poi, le condizioni igienico sanitarie erano inaccettabili. Padre e madre, tra l’altro, risultano residenti a Malo e a Sandrigo’.
La pensa diversamente la Caritas che nei giorni scorsi, ha inviato una lettera ufficiale per chiedere ai Comuni che si facciano carico di un percorso di accompagnamento condiviso per la famiglia, in favore in particolare dei bambini, che frequentano le scuole di Villaverla.
Ci tiene inoltre a specificare la Caritas di Vicenza che il percorso di inclusione per la famiglia è identico a quello che non si smette di fare per tutte le famiglie vicentine segnate da situazioni di fragilità.

Le famiglie aiutate in questi anni (dal 2008 al 2014) sono state ben 10.084, con un totale di 4.008.308 euro.

I numeri nel dettaglio

Complessivamente sono state 86.651 le persone aiutate dalla rete dei Centri di Ascolto delle Caritas parrocchiali dal 2008 ad oggi, 26.054 solo nel 2014 (7.478 famiglie). Entrando nel dettaglio, in tutta la diocesi nel 2014 in soli aiuti economici sono stati erogati 454.153 euro, ai quali vanno aggiunti 376 tonnellate di alimenti, 100 mila litri di latte, 31 mila litri di olio, 11 mila chili di alimenti per bambini, 83 mila capi da vestire per adulti e 76 mila per bambini.

L’impegno della Chiesa Vicentina in favore delle vittime della crisi economica era stato avviato dall’allora Vescovo Nosiglia ancora nel 2009 con il Fondo Straordinario che fino al 2011 ha aiutato 1.510 persone e famiglie con 923 mila euro. Un impegno proseguito con lo strumento dei Sostegni di Vicinanza (un aiuto mensile da famiglia a famiglia) che da gennaio 2009 a dicembre 2014 ha aiutato 1.074 famiglie in difficoltà economica, per un totale di 597.668 euro (ai quali vanno

aggiunti 100 mila euro vincolati e destinati agli affitti sociali, per un totale di 677 mila euro impiegati). I donatori sono 797 per complessivi 1,194 milioni di euro: un fondo che, con le risorse ancora disponibili, consentirà di aiutare le famiglie in difficoltà per i prossimi mesi.

22 sono poi le famiglie accompagnate dal settembre scorso con gli Affitti Sociali (per un impegno, ad oggi, di 24.840 euro).

Dal 2006 è inoltre attivo il microcredito etico-sociale: in nove anni ha aiutato 1.226 famiglie (2,543 milioni di euro erogati in collaborazione con le Banche di Credito Cooperativo e le Casse Rurali e Artigiane del Vicentino).

“La rete di prossimità della Chiesa vicentina in questi anni si è sempre più infittita ed è migliorata in qualità. Per un volontariato di prossimità – spiega il direttore della Caritas Vicentina don Giovanni Sandonà – a situazioni spesso sempre più complesse, puntiamo molto sulla formazione dei volontari e sul lavoro in rete fra servizi diversi e con i servizi sociali dei comuni. Per questo abbiamo creato un anno fa anche una equipe diocesana di affiancamento dei centri di ascolto rispetto alle situazioni familiari complesse, soprattutto quando vi sia la presenza di minori e/o disabili unite a problematiche economiche. Una commissione che spero potremo potenziare. Tanta riconoscenza davvero, a tutti questi uomini e donne dal cuore grande, che fanno della prossimità e della condivisione un segno bello nelle nostre comunità e nel nostro territorio, oltre che uno stile di vita”.

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