I carabinieri non avevano creduto un solo istante a quel racconto drammatico, che seppur recitato a regola d’arte era inverosimile in parecchi particolari. Una messinscena architettata nei dettagli da una diciottenne romena, che aveva raccontato al marito di essere stata aggredita da due malviventi, che dopo essere saltati nell’abitazione attraverso una finestra aperta, l’avevano legata ad una sedia per portar via dal suo giubbotto la somma contante di 1500 euro ed il cellulare. Tutto questo in pieno centro di Zugliano e soprattutto in pieno giorno, mentre il consorte era al lavoro.

La giovane avrebbe detto ai carabinieri di non essere riuscita a liberarsi dalla morsa dei lacci che le sigillavano i polsi, sciolti un paio d’ore dopo dal marito, al rientro .

Ai militari che avevano eseguito un sopralluogo aveva infine consegnato un biglietto con su scritto:’siamo tornati’. Il pizzino scritto da lei stessa, avrebbe dovuto depistare le indagini dei carabinieri, che invece, sono riusciti a fare piena luce sull’episodio, anche grazie al contributo del marito, che qualche giorno fa si è recato in caserma. L’uomo ha raccontato di aver trovato in casa i 1500 euro e persino il cellulare. Da qui, la conferma dei sospetti scattati subito dopo quella falsa denuncia. La donna è stata denunciata per simulazione di reato. Perchè avrebbe organizzato il piano e recitato la parte della vittima di spietati banditi incappucciati? Solo per spillare i soldi al marito.

di redazione Thiene on line

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