Sarebbe lui, secondo i carabinieri della stazione di Schio, l’autore dei numerosi furti e rapine, messi a segno negli ultimi mesi nell’Alto Vicentino. In particolare, secondo gli investigatori dell’Arma, sarebbe lui l’autore del colpo messo a segno all’alba di una mattina di giugno ai danni di un anziano gestore di un bar della zona industriale di Schio, colpito selvaggiamente e rapinato della propria Mercedes e di una cassetta di alcune cassette di birra. La vittima ha 76 anni, ma questo non gli aveva impedito di agire a tutti i costi pur di portare a segno il suo piano criminale.

L’ordine di custodia cautelare in carcere del gip che ha accolto la richiesta della Procura di Vicenza, ha colpito Luca Disconzi, 44 anni, scledense già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato cercato per settimane ed i militari gli hanno dato una caccia spietata.
Disconzi sarebbe inoltre l’autore di altri furti messi a segno persino a Recoaro Terme e a Cornedo. Secondo l’accusa, la professione dell’indagato arrestato ieri mattina dagli uomini del luogotenente Sergio Asciolla che hanno eseguito le indagini che inchioderebbero il 44enne scledense, sarebbe quella del ladro. Una vera e propria specialità per Disconzi, che era prudente e stava sempre attento a non lasciare tracce.

L’uomo non esitava ad andare in trasferta, per prendere di mira le proprie vittime. Le modalità dei furti erano sempre le stesse, ma ai danni del bar di via Lago Trasimeno nella zona industriale di Schio, Disconzi l’aveva fatta proprio grossa. Si era fatto scoprire all’interno del bar di Vittorino Campolongo, 76 anni, che aprendo la propria attività commerciale se l’era ritrovato davanti. Disconzi che pare fosse ubriaco nonostante l’ora, non avrebbe esitato a saltargli addosso, picchiandolo per rapinarlo della Mercedes dell’anziano e di alcuni alcolici. Fuggito via, alla vittima accasciata al suolo dolorante, non era rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri. Ai militari, in fase di denuncia, aveva raccontato che il rapinatore indossava dei guanti in lattice. Aveva il volto scoperto e l’anziano avrebbe riferito alcune caratteristiche fisiche del proprio aggressore, consentendo agli investigatori di individuarlo anche perchè già ‘schedato’. I carabinieri, nei giorni successivi, avevano recuperato l’auto sottratta al commerciante, abbandonata a Santorso. Disconzi, infatti, dopo il clamore della stampa che aveva trattato in maniera eclatante la rapina all’anziano gestore del bar scledense, avrebbe pensato di tagliare la corda e per non lasciare indizi, si sarebbe disfatto di quell’auto ‘scomoda’ e rischiosa.

Ieri mattina, non si è potuto sottrarre alla cattura, quando i carabinieri gli hanno notificato l’atto giudiziario che lo ha sbattuto dietro le sbarre.

N.B.

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