Erica Cimenti ha parlato. Ha pronunciato le sue prime parole dopo due giorni di coma farmacologico. Un coma indotto dai medici della Rianimazione. Ieri, il padre Alberto ha tirato un sospiro di sollievo quando ‘la sua bambina’ si è rivolta a lui chiedendogli cosa ci facesse in quella stanza dell’ospedale San Bortolo, dove i medici stanno cercando di capire cosa abbia scatenato quel malore improvviso e l’arresto cardiocircolatorio.

Un balck out di circa mezz’ora che ora si spera non abbia fatto conseguire danni nella ventenne, per la quale tutta Thiene prega e spera affinchè ritorni alla vita della ragazza spensierata che era prima di domenica scorsa. Si respira un clima di fiducia. Quelle parole pronunciate da Erica lasciano ben sperare in una ripresa, ma c’è chi preferisce essere cauto e aspettare le prossime ore.

Resta il mistero di cosa abbia scatenato la tragedia sfiorata dell’altro pomeriggio quando in centro, in centiania hanno assistito alla scena del malore della giovane che si trovava sul palco assieme al padre. Era appena terminata la sfilata di Carnevale. In centro era appena passato l’ultimo carro. Erica si è accasciata. Il suo cuore ha cessato di battere per attimi che sono sembrati interminabili. Poi, l’intervento della Croce Rossa con il defibrillatore che è come se l’avesse riportata in vita con quei tre impulsi che sono apparsi provvidenziali.
Quindi, l’arrivo dei soccorritori del 118 ed il trasporto all’ospedale di Santorso di Erica intubata che è stata trasferita al San Bortolo di Vicenza, dove sta dando segni di ripresa.

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