E’ stata notificata questa mattina la misura degli arresti domiciliari a Thiene, nell’ambito della scottante inchiesta della Guardia di Finanza di Venezia sugli appalti del Mose, all’ ex europarlamentare di Forza Italia Lia Sartori. L’ordinanaza  è scattata, ma rivestendo ancora il ruolo di parlamentare, che scadrà con l’insediamento dei nuovi eletti, di fatto la misura non è stata applicata. Per procedere con l’arresto, sarà ora necessario il placet dell’apposita commissione.

Il  nome di Lia Sartori compare  nell’elenco delle 35 persone raggiunte dalle misure cautelari ed eseguite dal nucleo di polizia tributaria di Venezia. Diversi i nomi eccellenti, tra cui l’assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso, il consigliere regionale del Pd Giampietro Marchese, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il generale in pensione Emilio Spaziante e due magistrati alle Acque.

 

Tra questi, un altro noto vicentino: l’amministratore della Paddadio Finanziaria Spa Roberto Meneguzzo.  Ricordiamo, che è stato chiesto l’arresto anche per il Senatore di forza Italia Giancarlo Galan, ex presidente della Regione Veneto.

Le accuse per tutti sono di corruzione, concussione e riciclaggio. L’indagine era partita tre anni fa, e aveva già portato all’arresto di Piergiorgio Baita, ai vertici della Mantovani, società padovana, colosso nel campo delle costruzioni, ma anche Giovanni Mazzacurati, l’ingegnere ‘padre’ del Mose. 

di Redazione Thiene on line

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