“Dobbiamo spiegare a quelli che mangiano riso chi siamo noi che mangiamo polenta e baccalà. Noi che siamo thienesi e paghiamo le tasse”. Ha cercato di giustificarsi con queste parole mentre gli agenti della polizia locale lo arrestavano Abdelaziz Ellatifi il marocchino di 29 anni, bloccato ieri sera in via Dante a Thiene, dopo che aveva mandato in frantumi la vetrina di un negozio di abbigliamento cinese per rubare alcuni indumenti.

L’episodio è avvenuto 10 minuti prima delle 20. Il marocchino, secondo quanto ricostruito dai vigili urbani, ha preso di mira il negozio di abbigliamento cinese, intestato a Z.J., 37 anni situato al numero 72 di via Dante. Cinque minuti dopo la chiusura l’immigrato si è piazzato al centro della strada, sotto gli occhi di numerosi passanti, e ha mandato in frantumi la vetrina del negozio con un oggetto. Rotto il vetro, ha afferrato un giubbotto e dopo averlo indossato si è allontanato dalla zona. Un operaio dell’Ufficio Tecnico del Comune di Thiene, che aveva assistito alla scena, ha immediatamente chiamato i vigili urbani. Nel giro di pochi minuti in via Dante è arrivata una pattuglia della polizia locale. Gli agenti sono stati subito avvicinati da una testimone del furto che, avendo visto bene l’autore della spaccata, si è offerta di salire in auto con i vigili per cercarlo.

La pattuglia ha percorso solo poche decine di metri che la donna ha individuato il marocchino. Abdelaziz Ellatifi stava cercando di mimetizzarsi tra i clienti del centro scommesse Venetian Tibet e indossava ancora il giubbotto rubato. Ormai scoperto è stato lui stesso a consegnarsi ai vigili urbani dicendo: “Dobbiamo spiegare a quelli che mangiano riso chi siamo noi che mangiamo polenta e baccalà. Noi che siamo thienesi e paghiamo le tasse”. Il marocchino arrestato per furto aggravato, era già noto alla polizia locale. Proprio domenica e lunedì scorsi i vigili urbani lo avevano bloccato dopo che aveva occupato abusivamente un edificio di proprietà del Comune e aveva terrorizzato i clienti del mercato settimanale con una pistola giocattolo.

Il giubbotto rubato, del valore di 26 euro è stato recuperato, i danni provocati alla vetrina dal marocchino per rubarlo ammontano a oltre mille euro.

Di Redazione Thiene On Line

 

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