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Thiene. Tricolore bruciato: potrebbe essere stato un mitomane. La condanna di Zaia

Potrebbe essere l’opera di un mitomane a cui stanno dando la caccia le forze dell’ordine, la distruzione, tramite incendio, della bandiera dell’Italia, collocata sul  Municipio di Thiene. Poche le speranze di risalire a chi ha staccato dal pennone e dato alle fiamme il tricolore attraverso le telecamere di via Garibaldi, che non punterebbero sul palazzo del Comune.

 

Il sindaco Giovanni Casarotto non ha voglia di commentare l’accaduto che però, lo ha dispiaciuto e dietro il quale pensa si possa nascondere un balordo. Chi ha voglia di parlare invece, è il Governatore Zaia, che oggi è stato deciso nel condannare il atto, non nuovo nell’Alto Vicentino.

“Un gesto stupido, che dimostra solo l’insipienza, l’intolleranza e l’impotenza di chi lo ha compiuto”. Il presidente del Veneto Luca Zaia è categorico sui due tricolori bruciati all’esterno del Municipio di Thiene : “Il vandalismo non appartiene alla cultura e alla civiltà di questa regione e della sua gente, la cui storia non è fatta di esibizioni eclatanti ma di coraggio e operosità quotidiana”.

“Chi compie atti del genere non ha alcuna giustificazione. Spero che i Carabinieri risalgano all’autore di questi gesti – conclude Zaia – che merita solo di essere rintracciato e di rispondere alla legge per il reato commesso”.

di redazione Thiene on line