Il parametro dell’incidenza su numero di abitanti “diventa penalizzante per le regioni che fanno piu’ tamponi” e “chi piu’ si e’ impegnato rischia di essere penalizzato”. Bisognerebbe invece “valutare anche l’accuratezza e quindi il rapporto tra tamponi eseguiti e numero di abitanti”. Lo spiega alla ‘Dire’ il presidente dell’Ordine dei medici di Venezia, Giovanni Leoni che, nel bocciare sostanzialmente il parametro dell’incidenza di positivi sul numero di abitanti per l’assegnazione della zona alle Regioni ricorda che “noi come Ordine dei medici avevamo chiesto la zona rossa il 12 novembre… Ci stiamo arrivando passo dopo passo, evidentemente governo e Regioni si stanno arrendendo all’evidenza dei fatti”. E questo non vuol dire che il sistema di restrizioni per zone sia sbagliata. Ma “purtroppo poggia sulla collaborazione stretta della popolazione, che pero’ e’ deficitaria, ce lo dicono i numeri”.
Nell’arco delle prossime settimane “vedremo gli effetti di quanto avvenuto a Natale, presumibilmente dovremmo andare meglio. Lo spero. Se non ci fossero risultati positivi non resta altro che tornare alla zona rossa drastica come peraltro ha fatto la Germania”. (Agenzia Dire)
L’Ordine dei Medici chiede zona rossa in Veneto: ‘Gente non collabora, Governo e Regioni si arrendono all’evidenza’
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