Il cuore di Don Gian Pietro Cecchinello, già gravemente compromesso, ha cessato di battere domenica sera a Stanghella, nella Bassa Padovana, dove collaborava nella parrocchia di Santa Caterina come penitenziere. A trovarlo riverso nel letto, a causa di un infarto, il nipote Gianni.
Don Piero, 77 anni, aveva voluto tornare nel suo paese d’origine quindici giorni fa, dopo alcuni mesi all’Opera della Provvidenza di Sarmeola di Rubano. In maggio aveva partecipato al suo 32esimo pellegrinaggio con l’Unitalsi al santuario mariano di Lourdes, nei Pirenei francesi e la settimana scorsa aveva celebrato in casa con i suoi compagni l’anniversario di ordinazione.
Don Piero era stato ordinato prete nel 1964 e, dopo aver fatto il cooperatore a San Carlo in città a Padova, a Lugo Vicentino e a Casale Scodosia, nel 1973 era stato incaricato, dall’allora vescovo mons. Girolamo Bortignon, di erigere una nuova parrocchia alla Guizza/Bassanello, prima periferia della città del Santo.
Per 10 anni, nella povertà delle strutture, ha fatto un po’ di esperienza missionaria, visto che proprio don Piero aveva suggerito di dedicare la nuova Parrocchia a S. Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, nel centenario della sua nascita. Dieci anni intensissimi, con poche speranze di avviare chiesa e opere parrocchiali, e, comunque, contento della povera chiesetta prefabbricata e dei 50 mq di abitazione. È lì che ha avuto le prime esperienze di collaborazione con i giovani cappellani, che ha sempre desiderato vivessero con lui.
Nel 1983 è nominato arciprete di Lugo e vi rimane fino alla rinuncia nel 2015: 32 anni intensi che gli valgono il conferimento della cittadinanza onoraria con delibera della Giunta comunale n.104 del 18 settembre 2015.
Non hanno bisogno di parafrasi le parole impresse nella pergamena consegnatagli la domenica successiva dal primo cittadino, Robertino Cappozzo: “Per l’alta considerazione e riconoscenza per l’intensa attività umana, sociale e morale a sostegno della comunità di Lugo di Vicenza, svolta in 32 anni di presenza nel nostro paese e per l’encomiabile esempio ispirato ai fondamentali valori umani di solidarietà, amore e aiuto al prossimo dimostrato nella sua preziosa missione pastorale”.
Oggi alle ore 16 sarà celebrata un’Eucaristia nella chiesa di Stanghella e, poi la salma, dalla pianura, salirà verso le colline di Lugo, dove arriverà in chiesa verso le 19 e dove alle 20.30 ci sarà la recita del Santo Rosario. Il corpo resterà esposto in chiesa fino alla celebrazione delle esequie fissate per domani, mercoledì 19 luglio, alle 16 e presiedute dal vescovo di Padova, don Claudio Cipolla. Don Piero sarà poi sepolto, secondo il suo desiderio, nella cappella dei sacerdoti nel cimitero comunale di Lugo.
Come segno di rispetto del lutto che ha colpito la comunità cristiana di Lugo, oggi guidata da don Giovanni Dal Ponte, ex cappellano di don Piero proprio a Lugo, la prevista serata di stasera di incontro/confronto con la cittadinanza organizzata dal sindaco e dal gruppo di maggioranza ‘Rinnoviamo Lugo’ nella palestra comunale di via Sioggio viene rinviata alla settimana prossima, martedì 25 luglio alle 20.30.
Un piccolo-grande segno di delicatezza per questo pastore che odorava del suo amato gregge di Lugo che ha servito, sommando i giorni e i mesi, da cappellano e, poi, da arciprete, per 35 anni.
Sandro Pozza
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