Aveva chiesto di essere interrogato e la sua richiesta è stata esaudita dal pm Luigi Salvadori che lo ha ascoltato per ore. Cosa Angelo Lavarra, 43 anni, in carcere a Vicenza con l’accusa di aver assassinato la moglie Anna Filomena Barretta, 42 anni, madre delle sue due bambine, cassiera del Carrefour di origini pugliesi, abbia rivelato al magistrato è mistero. Gli atti sono stati infatti segretatati , ma potrebbero rappresentare la svolta all’inchiesta che parte da Marano, dove c’è un intero paese ancora incredulo. Per quel delitto, che strappò la vita, il 20 novembre scorso, ad una madre di due bambine, che ritornando dalla scuola non trovarono più colei che le aveva messe al mondo
Come si ricorderà, l’ex metronotte venne arrestato dopo che la moglie venne ritrovata cadavere nel loro appartamento di via Aldo Moro dove un tempo aveva vissuto felice. Lavarra dichiarò che la moglie si era suicidata con la sua pistola. Non ci volle molto per i carabinieri per risalire alla verità agghiacciante. Lavarra, secondo l’accusa che lo ha trascinato dietro le sbarre, avrebbe ucciso la moglie mettendo in scena un suicidio, che inizialmente aveva ingannato persino i carabinieri intervenuti per il primo sopralluogo. Furono poi, i militari del Ris con il luminol a scoprire che nella scena del delitto erano state manomesse diverse prove e ripulito il sangue fuoriuscito copioso dal corpo di Filomena. Quel foro alla nuca poi, risultò incompatibile con la possibilità che la dipendente del Carrefour si potesse essere suicidata.
Il metronotte si è sempre dichiarato innocente rispetto all’accusa, ma ieri potrebbe avere cambiato strategia difensiva. Siamo ancora in fase di indagini preliminari che sono coperte dal segreto istruttorio.
di redazione AltovicentinOnline