Lutto cittadino a Schio, a Isola Vicentina e a Sovizzo, 3 paesi che stanno soffrendo in silenzio dopo la morte di Anna e Daniele, che con la loro Diletta, di appena 5 mesi, hanno perso la vita in uno schianto in autostrada.

Quel ‘ponte lungo’ che avevano deciso di dedicare ad una gita fuori porta per spezzare quella vita quotidiana vissuta immersa tra il verde, si è rivelata un assurdo appuntamento con un destino crudele.

Un appuntamento con la morte che sembra non aver avuto pietà di due bravi ragazzi, che vivevano ispirati dall’amore per il prossimo e nemmeno per quella cucciola che aveva visto la vita da pochi mesi ed era il simbolo di un amore vero.

L’Alto Vicentino è sotto shock, attonito, incredulo. Le locandine della notizia della tragedia, con la foto della coppia felice nel giorno del matrimonio, toglie ogni parola. Come fare a parlare davanti ad una tragedia così grande?

Al di là delle ricostruzioni fornite dai media circa l’incidente che ha falciato la vita di una giovane famiglia, ci sono le parole degli amministratori locali che non hanno esitato a proclamare il lutto cittadino nei paesi di origine e di residenza di Anna e Daniele.

Un piccolo gesto di vicinanza a due intere famiglie che nessuno riesce a consolare. Il loro silenzio è l’emblema dell’intensità di un dolore che non si augura a nessuno.

Una sofferenza che è come una condanna a morte dinanzi agli occhi vivaci di due giovani sposi che si conoscevano sin da quando erano studenti ed avevano messo in piedi il progetto di vita più bello del mondo: creare una famiglia.

Quindi, 5 mesi fa, l’arrivo di Diletta, dalla pelle candida come la neve e dagli occhietti che iniziavano ad esprimere le prime emozioni della vita.

La comunità dell’Alto Vicentino si interroga sul perché la vita possa riservare simili tragedie che nemmeno le menti più elaborate riescono ad accettare. Forse solo la fede, di cui erano dotati Anna e Daniele, potrà dare conforto, forse un giorno, a chi dovrà accettare che non ci sono più.

Chi li conosceva li descrive come una coppia piena di valori, ragazzi studiosi con esperienze di grande spessore sociale. Ragazzi semplici, che vivevano felici in quella frazione di Isola Vicentina, dove avevano costruito il loro nido d’amore, anche per fare crescere in mezzo alla natura la piccola Diletta.

Erano orgogliosi di aver preferito il verde e l’essenza della natura anziché i rumori di una città.

Lo dimostrano le foto che Anna pubblicava spesso sul suo profilo Facebook, dove il suo sorriso di moglie e madre grata alla vita era spesso incorniciato dal verde.

La tragedia

Daniele, Anna e Diletta sono morti nella notte tra venerdì e sabato sulla A13, nel comune di Bologna. Il camper su cui viaggiava la famiglia transitava in direzione Padova quando è stato tamponato da una utilitaria e poi centrato da un pullman su cui viaggiavano una cinquantina di studenti.

La coppia vicentina è morta sul colpo ed i medici del 118, una volta arrivati sul luogo della tragedia, si sono subito dedicati alla piccolina, cercando di rianimarla. Niente da fare nemmeno per lei.

La notizia di quanto accaduto ha iniziato a diffondersi nella mattinata di sabato, quando ai Carabinieri del posto è toccato avvisare i familiari delle vittime. Nel corso delle ore la notizia ha raggiunto Schio, dove Anna è molto conosciuta anche per la storia particolare della propria famiglia. ‘Piter’ Pieropan, autore di ‘Contando le formiche’, che affronta il dramma della sclerosi multipla, è il fratello di Anna.

di Redazione Altovicentinonline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia