Come dimenticare quelle ore di inferno, con gli abitanti di alcune zone, che in un paio d’ore si videro case, garage, scantinati e tutti i loro terreni allagati. Recinzioni travolte dalla furia dell’acqua che sembrava volere divorare tutto, auto che venivano trascinate e le persone terrorizzate da quelle scene apocalittiche. Grandine grande come noci  e vento fortissimo.
Una alluvione, che mise in ginocchio alcune abitazioni di Schio e Torrebelvicino, con la richiesta da parte della Regione dello stato di emergenza, in modo che le vittime dei danni potessero ottenere un risarcimento per quanto subito, a livello materiale il 24 luglio scorso.

È pervenuta formalmente alla Regione Veneto la comunicazione che la Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha riconosciuto lo stato di emergenza per il violento temporale. Più di 400 le domande di risarcimento danni raccolte, solo a Schio, su richiesta della Regione.
La richiesta dello stato di emergenza, inviata dalla Regione alla Presidenza del Consiglio e al Dipartimento di Protezione Civile lo scorso ottobre, ed integrata a novembre con i dati definitivi dei danni raccolti dai Comuni, comprendeva anche gli eventi avvenuti in Regione dal 25 al 28 giugno e quelli del 4, 5 e 10 agosto, per i quali lo stato di emergenza è stato invece riconosciuto.

di Redazione Altovicentinonline

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