Strappa un sorriso il regalo che Gianluca Fabris, morto lunedì scorso, ha voluto fare ai suoi più cari amici subito dopo il suo funerale.

Vino e soppressa per tutti già pagati, nel bar preferito, per ricordare un amico con un momento goliardico.

Il 45enne, lavoratore autonomo al quale era stato diagnosticato un male perfido solo 6 mesi fa, ha voluto così. E domenica scorsa, consapevole che per lui sarebbe stato l’ultimo giorno sulla terra, Fabris aveva detto agli amici: “Niente facce tristi, per voi il 2017 sarà l’anno del sorriso”.

Non sarà di certo facile per il gruppo di amici ritrovarsi al solito bar e brindare, sgranocchiando pane e soppressa, alla memoria del loro caro amico, che ha avuto un pensiero per loro nonostante la malattia lo stesse consumando velocemente. Un regalo che, nella tristezza, servirà ad alleggerire la mancanza di un uomo strappato alla vita troppo presto, proprio nel fiore degli anni.

Gianluca Fabris aveva smesso di curarsi poco tempo fa. Aveva pensato anche di andare in Svizzera per mettere termine alla sua vita, ma a causa di liste d’attesa tropo lunghe aveva deciso di lasciare che la malattia facesse il suo corso in modo naturale.

 

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