Sportivo, un amico che sapeva darsi, a cui piaceva stare in compagnia e ridere. Un uomo brillante e sportivo, uno di quelli che la vita la vivono dando un senso anche alle piccole cose. C’è sgomento a Thiene e in tutto l’Alto Vicentino per la scomparsa improvvisa di Luciano Cavedon, 49 anni.

Uno schianto fatale in moto ieri sera, a Valli del Pasubio, dove ‘Ciano’, il Re delle moto, ha perso il controllo del mezzo.

Una ‘brava persona’ non è sufficiente a descrivere la figura di Cavedon 49enne, che  con il fratello gestiva ‘Cavedon Moto’, un punto di riferimento per i centauri di tutto il territorio.

“Conosco Luciano da 35 anni – dice commosso Lorenzo Cattelan, storico ‘compagno di merende’ – Dico conosco perchè per me non se  n’è andato. Siamo cresciuti insieme, passati dall’adolescenza all’età adulta in un batter d’occhio. Il mio amico sincero e gioviale con un gran cuore, a volte eccessivo nei suoi modi ma a me piaceva anche quel suo non curarsi di quel che pensavano gli altri. Ne abbiamo passate di ogni genere io e Luciano. Mille e più domeniche insieme con le nostre amate moto, mille serate in compagnia a ridere di gusto, con le lacrime agli occhi, come solo con lui mi succedeva. A tarda sera le parole ‘lo sai, sei mio fratello’ erano pronunciate ogni volta che ci salutavamo. Queste non le potrò mai dimenticare, resteranno per sempre tra di noi con i ricordi dei tanti momenti passati insieme”.

“Era un bravissimo motociclista – ha raccontato Riccardo Padovan, amico di una vita della vittima, che era thienese, ma risiedeva a Zanè  – Mi pare assurdo che abbia trovato la morte proprio in sella ad una delle sue amate motociclette. In tempi non facili è riuscito a far crescere la sua attività, lavorando sodo. Luciano dava una mano al padre da quando aveva 13 anni, era la sua passione”, ha concluso Padovan.

“Ciano era fantastico, era un vulcano – ha commentato Andrea Rigo, che con Cavedon ha corso diverse maratone – Un generoso, un vero amico, sempre pronto ad aiutare. Aveva sempre mille idee, mille progetti. Io sono distrutto, il vuoto che lascia è incolmabile”.

Sempre sorridente ed entusiasta, pronto a parlare di moto in qualsiasi momento. Questo è il Luciano che tutti i biker ricordano e a cui stanno rendendo omaggio con messaggi di cordoglio sui social network. “Credevamo di essere invincibili”, ricorda l’amico Diego Trevisi.

“E’ sempre stato un punto di riferimento per chiunque andasse in moto – ha detto Andrea Cecchellero, sindaco di Posina – Lo conoscevo da tantissimi anni, da quando ero ragazzo, penso da quando avevo 16 anni. Per le prime moto da cross, si andava sempre da Cavedon”.

“Un caro amico, sportivissimo – lo ha definito Alberto Dal Monte – Correva in moto da strada, faceva corsa e piscina. Una persona onesta che ricorderemo tutti con grandissimo affetto”.

“Abitava a 300 metri da casa mia, era uno di quegli amici con cui ti diverti sempre e l’ho visto l’ultima volta mercoledì sera’. Lorenzo Bressan, presidente della Fulminea non riesce a farsi una ragione della scomparsa di ‘Ciano’. ‘Amava la moto, la corsa e stare insieme agli amici. Sprizzava di gioia di vivere e di allegria. Con lui le risate erano sempre assicurate. Si divertiva a fare il deejay e se la cavava bene quando veniva chiamato ad animare le serate dei locali”.

“Sono sconvolto – dichiara Andrea Gasparella – Ho solo ricordi positivi di Luciano dalle scorribande coi motorini ai Tretti a quattordici anni al ‘bellissimo’ anno di Naja, io radiofonista graduato e lui conduttore. Ogni trasferta che dovevo fare richiedevo l’alpino Cavedon che mi accompagnasse e poi chiaramente tiravamo sera facendo baldoria, ci facevamo tre ore in autostop assieme a

Giorgio Segalla per arrivare a casa la domenica da Tai di Cadore e stare a casa due ore. Ma Luciano era anche un validissimo imprenditore portando la sua ditta al passo coi tempi rischiando non poco ma con grandi soddisfazioni. La sua officina e’ proprio davanti al colorificio nel quale lavoro da venticinque anni, faccio fatica a pensare di non vederlo più aprire i portoni e sentirlo gridare: Ciao Gas! E io Ciao Luciooooo!”

Su Facebook da questa mattina ‘impazza’ un cuore rosso, condiviso dai tantissimi amici di Luciano Cavedon in segno di ricordo e affetto. L’idea è di Antonio Conte, che ha lanciato il messaggio per il suo amico, consapevole che un simbolo d’amore sarebbe stato il modo migliore per ricordare e far pensare all’amico.

Intanto, la Polizia Locale che ieri sera, è intervenuta sul luogo della tragedia per eseguire i rilievi e snellire il traffico, ha fatto chiarezza sull’incidente, la cui dinamica appare chiara ed è stata messa nero su bianco, a disposizione del magistrato di turno della Procura di Vicenza. Il corpo del motociclista è stato rinvenuto in serata da un automobilista che ha lanciato l’allarme. ‘E’ stato un incidente autonomo – ha chiarito il comandante Giovanni Scarpellini –  non ci sono dubbi su questo perchè abbiamo diverse testimonianze. Cavedon proveniva da Trento con direzione  Schio, transitava lungo la strada provinciale 46 e ha perso il controllo della moto all’altezza del km 38 , in viavia Giol del comune di Valli del Pasubio. Aveva effettuato una curva, quando  ha perso il controllo del veicolo andando a sbattere contro il guardrail e a seguito dell’urto il veicolo veniva sbalzato nell’opposto senso di marcia’.

A.B.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Thiene-Valli. Incidente con la moto, addio a Luciano Cavedon

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