Il vetro della porta spaccato e in meno di due minuti hanno fatto razzia di pc e cellulari. Un colpo andato a segno la scorsa notte nel negozio Ipermela di Thiene, in via del Terziario. “E’ il settimo che subiamo”. Potrebbe essere la stessa banda che, solo poche settimane fa, ha ripulito alcune scuole tra Thiene, Schio e Marano, portando via i computer usati dagli studenti.

L’allarme è scattato attorno alle due della notte, tra lunedì e martedì. Come due i minuti che la banda, composta da almeno cinque persone a volto coperto, avrebbe impiegato per entrare nel negozio e fare man bassa di quello che trovavano. “Stiamo ancora facendo l’inventario, ma di sicuro hanno portato via 6 computer e dei cellulari – spiega Roberto Dalla Valle, responsabile del negozio –  Dei pc che si sono portati via, tre erano  nostri. Quelli che ogni giorno usiamo per l’attività del negozio. Il resto erano tutti prodotti in esposizione”.
Saranno le immagini della videosorveglianza a  fornire un valido aiuto per risalire alla banda, tra i quali agirebbe anche una donna. “Abbiamo già consegnato i filmati ai carabinieri di Thiene – spiega ancora il responsabile – I ladri sono stati velocissimi”. Nonostante la rapidità di intervento della pattuglia dei carabinieri, infatti, i ladri avevano già tagliato la corda. Lasciando dietro di loro anche delle tracce di sangue. Uno di loro, quello che avrebbe avuto il compito di fare strada ai propri complici, si sarebbe tagliato rompendo il cristallo della porta.
Compito ora degli investigatori dell’Arma risalire ai malviventi, che potrebbero avere usato un’auto rubata. “Non si sono preoccupati di nasconderla -continua Roberto Dalla Valle – Parcheggiandola proprio accanto alla vetrina del negozio, per poi scendere, mandare in frantumi la porta e forzarla”.

Un furto che lascia dietro sé un conto che si agirerebbe sui diecimila euro.  “Ma è presto ancora per dare una cifra- continua Dalla Valle – alla chiusura abbiamo l’abitudine di mettere in cassaforte il 90 per cento della merce esposta. Oltre ai pc e telefonini in riparazione, che non escono mai da un’altra apposita cassaforte e che non è stata toccata dai ladri”. Una pratica, da parte di chi lavora all’Ipermela, che fa contenere il danno subito.
Spazzati via i pezzi di vetro dal pavimento, nel negozio si cerca di tornare a lavorare dopo il furto. “Con questo è il settimo che subiamo- conclude Dalla Valle – L’ultimo nel 2016. Speravamo di non doverci più trovare in questa situazione”.

Paola Viero

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