L’orco viene condannato e finisce dietro le sbarre. Ha abusato e violato il corpo di quella che, all’epoca dei fatti, era una bambina. Per E.O. 47 anni, originario del Ghana e residente a Thiene, si sono aperte le porte del carcere. E’ arrivata la condanna e ora dovrà scontare la pena per quel reato infame. 4 anni e 6 mesi di carcerazione per violenza sessuale aggravata.
I carabinieri della Stazione di Thiene lo hanno arrestato ieri, andando a prelevarlo sul posto di lavoro. Nelle loro mani l’ordinanza di carcerazione.

Una storia che mai si vorrebbe scrivere, parlando di bambini. Una vicenda che fa inorridire, consumata tra le pareti di quella che doveva essere il nido, la casa della bimba, a Zugliano.
I fatti risalgono al 2008, con abusi e violenza durati tre mesi. Il ghanese, all’epoca trentasettenne, era arrivato in paese e aveva chiesto ospitalità alla mamma della bimba.
Tutto sembrava andare per il verso giusto. La mamma la mattina usciva per andare a lavorare, lasciando la piccola in custodia a quello che considerava una persona affidabile. Un amico.
Quando faceva ritorno, rientrando la sera dal lavoro,  non una sola parola o un solo gesto che le potesse fare capire l’inferno che la sua piccola stava vivendo.

Un macigno che la bimba di 11 anni ha portato dentro di sè dal giugno del 2008, fino quando non ha retto più. Crollando a scuola, in lacrime e disperata, chiedendo aiuto ad una maestra. A questa insegnante ha raccontato cosa l’uomo le faceva, quando erano soli in casa. Un fiume di parole. Prima gli approcci iniziali, poi le mani che si allungano e infine quel corpo violato.
Uno sfogo con la maestra che fu la salvezza della piccola.  Interpellati i servizi sociali, partì la segnalazione che fece aprire un fascicolo d’inchiesta alla Procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni. Il ghanese venne subito allontanato dalla casa di Zugliano. A farlo la mamma della bimba, cacciandolo quando il mondo le cascò addosso. Scoprendo cosa quell’uomo avesse fatto a sua figlia.
Il coraggio di questa bimba, nell’affidarsi all’aiuto delle proprie insegnanti, le indagini minuziose fatte immediatamente dai militari dell’Arma di Thiene, hanno portato alla condanna definitiva per l’orco, che ora si trova in una cella del carcere di Vicenza.

Paola Viero

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