Non voleva per sé un funerale religioso ma le figlie del defunto Alberto Canale di Carrè desideravano che il loro amato padre, scomparso a 57 anni il 9 marzo dopo una malattia, potesse comunque ricevere il saluto che si meritava da parenti e amici.

 

Hanno pensato così di chiedere all’amministrazione, a fronte anche di una legge che lo prevede, un rito civile del tutto inconsueto per un funerale con l’istituzione di una camera ardente improvvisata nei locali della sala consiliare, prima che la salma fosse trasportata a Spinea per la cremazione.

 

‘Conoscevo personalmente Alberto – ha detto il vicesindaco di Carrè Valentina Maculan, che ha celebrato sabato scorso l’inconsueta commemorazione – e lo ricordo come un uomo pieno di humor che amava la vita. Durante la cerimonia i familiari hanno voluto come sottofondo la musica rock anni 70, che adorava suonare con la sua inseparabile chitarra elettrica’.

 

‘E’ il primo caso a Carrè – ha commentato invece il sindaco Davide Mattei – di un rito funebre civile celebrato nei locali comunali. Dopo questa richiesta istituiremo proprio nei locali consiliari la sala del commiato’.

 

Marta Boriero

 

 

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