Le affermazioni sugli stipendi fatte dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, che ha invitato gli imprenditori ad assumere di più e a pagare di più, scatenano la reazione di Paolo Ghiotti, presidente Ance Veneto, che si dice sorpreso e amareggiato. “Sul tema degli stipendi e lo dico facendomi portavoce degli imprenditori edili del saremo disponibilissimi ad aumentare le buste paga ai nostri lavoratori che per noi sono collaboratori, in particolare i giovani, se ne avessimo la possibilità”, afferma Ghiotti.

“Purtroppo oggi questo non è possibile. Se aumentiamo gli stipendi rischiamo di chiudere non solo i cantieri, ma anche le aziende. Il livello di tassazione e in particolare il cuneo fiscale rendono gli incrementi degli stipendi impossibili”, spiega, chiedendo poi di azzerare il cuneo fiscale sulla premialità, “perché diventi davvero uno strumento premiante e non un volano di maggiori costi per le aziende”. Ghiotti dice invece di condividere le dichiarazioni fatte dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, secondo cui “il Reddito di cittadinanza sta inquinando il mercato del lavoro”. Anche non contesta “la necessità di dare una sussistenza a chi non ha occupazione e vive in una condizione di povertà”, ma chiede di cambiare “il meccanismo attuale che fa rifiutare dei lavori contrattualizzati per svolgerne altri magari in nero aggiungendo un’entrata così al sussidio fornito dallo Stato”. Per questo, “al Governo diciamo che, invece di attaccare gli imprenditori, dovrebbe trovare gli strumenti per permetterci di dare uno stipendio più alto ai giovani, che per noi e le nostre imprese rappresentano il futuro”.

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