Una giunta che ha ingoiato un boccone amaro con le dimissioni della vicepresidente Chiara Zaltron: un colpo al cuore dell’associazione commercianti, che in questi giorni ha fatto dei nuovi acquisti, che vuole mettere una pietra sopra alle polemiche, i malintesi, che in un momento come questo non ci si può permettere. C’è da sostenere i commercianti che in tutto il mandamento di Thiene stanno soffrendo, stanno agonizzando e qualcuno ha dovuto persino chiudere, come il New Hosterly in pieno centro storico e Piero e Marisa a Fara Vicentino. Ma il dramma è che si tratta di due perdite, che se non si interviene, saranno parte di una catena di saracinesche abbassate per via del Covid 19, della cronica situazione dei centri storici, delle imposizioni dello Stato per fronteggiare la pandemia e come se non bastasse, del caro bollette, che sta mettendo in ginocchio anche le realtà imprenditoriali più floride. Sembra una guerra, che sta facendo vittime, che se non sono ancora morte, fanno fatica a tamponare il sangue delle perdite economiche e dell’incertezza di consumatori. Questi hanno bisogno di fiducia per riprendere a fare acquisti  e per fare girare il commercio. La situazione sembra torbida e le richieste d’aiuto sono tante anche in città e in provincia.

‘Ascom è vicina ai commercianti, che si sono adeguati alle regole, hanno speso denari, ma che dopo due anni di pandemia si ritrovano a vivere un lock down camuffato – sono parole dure, ma vere quelle del presidente di Ascom Vittorio Santacaterina – stanno soffrendo soprattutto i negozi di vicinato, quei punti di riferimento della popolazione anziana, che ha bisogno di comprare il pane, la frutta e  la verdura vicino casa perchè non può andare nei grandi supermercati’.

Centri e paesi svuotati di negozi. L’online che galoppa

‘E’ una questione sociale, che va affrontata – rincara la dose il neo direttore Claudio Ballardin, che ha esperienza trentennale dentro Confcommercio, tra Sarcedo, Bassano e Schio – si deve vedere la chiusura dei negozi non solo in termini economici, ma in termini sociali perchè quando si svuota un centro e un intero paese, come sta accadendo ad esempio a Sarcedo – privi la popolazione di punti di aggregazione, di punti di riferimento della vita pratica delle persone, che quando vanno a prendere un gelato o a consumare un aperitivo, hanno anche la possibilità di intrattenersi con gli altri e condividere. E’ un aspetto secondario, ma che fa parte della qualità della vita degli abitanti di un luogo, di un rione o di un quartiere’.

Durante l’informale conferenza stampa che si è tenuta nella sede Ascom di Thiene, si è toccato anche il tasto dolente del commercio online. ‘La piccola e media impresa sta vivendo una rapida ed incontrollata trasformazione del mercato – ha spiegato la giunta – il commercio online avanza a ritmi esponenziali, godendo di rilevanti agevolazioni fiscali ed è favorito dall’emergenza Covid perchè con le restrizioni dello Stato e la gente costretta a casa, è chiaro viene preferito l’acquisto elettronico’.

Anche qui è intervenuto il direttore Ballardin che ha sottolineato l’aspetto sociale ed emotivo di una passeggiata tra i negozi, sottolineando la differenza tra la compravendita fisica e quella elettronica, che non produce socialità.

Il ruolo dell’associazione

Un elenco di problemi, di drammi e di racconti di realtà imprenditoriali ridotte all’osso, quello della giunta thienese, che non nega i problemi interni all’associazione, ma che si è resa conto che beghe, pettegolezzi e dimissioni a sorpresa non possono e non devono fermare assolutamente l’attività di supporto a chi ha bisogno di Ascom. L’associazionismo è difficile in qualsiasi ambito, ma qui c’è un momento epocale che va affrontato con saggezza e responsabilità. Gli abitanti dell’Altovicentino hanno bisogno dell’associazionismo, che in momenti bui come questo, al di là dell’aiuto pratico e fiscale all’iscritto, rappresenta un supporto emotivo incommensurabile. L’associazionismo non ti fa sentire solo, non ti fa sentire al centro della sventura attraverso il confronto con chi sta patendo gli stessi tuoi drammi. Anche nell’interlocuzione con le istituzioni, una cosa è rappresentare se stesso al cospetto di un sindaco o di un assessore, altro è fare portare le tue istanze da una carica, che ha un ruolo più autorevole. Senz’altro l’appello e la richiesta d’aiuto saranno più presi in considerazione.

Il ruolo dei Comuni e le tasse

Alla domanda su come un Comune, ad esempio può aiutare un commerciante in difficoltà, si è levata la voce di presidente e intera giunta: ‘Un comune può aiutare, eccome!La chiusura di Piero e Marisa, ad esempio, è l’emblema di quello che si può fare. Un’amministrazione può decidere di non farti pagare la Tari e non solo, sa quello che vuol dire per un ristorante la tassa dei rifiuti? La sensibilità di una giunta è importante per i commercianti, che hanno bisogno di un dialogo costante con chi può andare loro incontro, se ne conosce le problematiche’.

Ascom seguirà in maniera superpartes dal punto di vista politico le elezioni amministrative di Thiene. ‘Ci piacerebbe conoscere i contenuti dei programmi per capire se c’è la volontà di risollevare le sorti del commercio thienese – ha detto Renato Corrà, new entry della giunta con delega ai rapporti sindacali e al personale – . Sarà nostro impegno quello di porre delle domande specifiche ai candidati, di cui non ci interessa l’estrazione politica, ma quello che veramente vogliono fare per il commercio’.

Corrà, che per 14 anni, è stato direttore di Ascom Thiene, per 5 è stato vicepresidente, è stato anche vicesindaco e assessore al Commercio e al Turismo. Attualmente, è contitolare di un’attività commerciale ed ha vissuto in prima persona le evoluzioni, le crisi epocali delle imprese.

‘Ascom Thiene c’è e deve continuare ad essere un punto di riferimento di un territorio molto ampio – ha concluso Santacaterina, che vuole essere fiducioso nel futuro – stiamo valutando collaborazioni con Schio, ma intanto, ci preme dire che ci siamo e non molliamo. Questo Stato deve ascoltarci e non farci fare i controllori dei consumatori, siamo altro. Ci stiamo adeguando, ma non condividiamo. Non molliamo.’

Natalia Bandiera

 

 

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