“Le affermazioni di Zaia sui project financing sono sconcertanti, come se non fosse lui il presidente che governa il Veneto dal 2010, dopo essere stato anche assessore. Il copione è ormai noto e un po’ usurato: le responsabilità sono degli altri e la Regione è sempre vittima”. Lo sostiene la consigliera dem Alessandra Moretti replicando alle dichiarazioni del governatore a proposito dei progetti di finanza, in particolare quelli della sanità che stanno diventando un problema per le casse regionali.

VENEZIA 27.06.2015.FOTOATTUALITA'.PALAZZO FERRO FINI. PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE E PROCLAMAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE.

“Non so con quale coraggio riesca a dire che il problema è la rinegoziazione dei contratti, quando per la Pedemontana ha stipulato una nuova convenzione nel 2013 dopo aver ricevuto un cospicuo contributo statale e si appresta adesso a firmarne una terza, decisamente più penalizzante per i veneti, scaricando sul pubblico le inadempienze del concessionario. Ma anche qua, secondo Zaia, la colpa è esclusivamente di Roma, poiché il Parlamento nel nuovo Codice degli appalti non ha inserito una norma per proteggere chi va a rinegoziare le condizioni del project. Ma quando questi contratti vengono firmati, ci si rende conto di cosa si firma o va bene tutto perché alla fine a pagare non sono mai i responsabili, bensì i cittadini?”.

“I troppi casi di questi anni mettono in evidenza il fallimento del sistema ‘Project financing’ alla Veneta, che come Partito Democratico denunciamo da tempo. Operazioni che finora hanno prodotto un’emorragia di soldi pubblici a tutto vantaggio del privato. E non dimentichiamo le tante infrastrutture da realizzare o ampliare con questo modus operandi, con i veneti indebitati per 1,2 miliardi per chissà quanti anni. Adesso Zaia dice che ‘tutti i project della sanità sono sotto osservazione’. Ma già nella scorsa legislatura era stata istituita una Commissione consiliare di inchiesta, che però alla fine non ha prodotto niente – conclude la Moretti – E la maggioranza, diamo noi la notizia al governatore, era la stessa di adesso”.

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