Dipendenti del Carrefour di nuovo in subbuglio.
I sindacati Filcams, Cgil, Fisascat, Cisl, Uiltucs e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto una serie di assemblee in seguito alla decisione del gruppo Carrefour di disdire il contratto integrativo aziendale sottoscritto il 9 febbraio 2011.

L’azienda ha precisato che la disdetta non ha il fine di togliere alle lavoratrici e ai lavoratori i trattamenti previsti dal Cia (pause, malattia, prestazioni domenicali, etc), ma è solo una modalità per avviare la trattativa in tempi certi e raggiungere un nuovo accordo. Quello che i sindacati  contestano e` la procedura: ‘Se l’obiettivo dell’azienda non è quello di disapplicare i trattamenti previsti dal CIA perché inviare la disdetta che ha un significato e delle implicazioni di tutt’altra natura’?
Le difficoltà del paese, il calo dei consumi, l’impoverimento delle famiglie, hanno condizionato e continueranno a condizionare i risultati economici di tutto il settore commercio. Ma Carrefour, tra le aziende della GdO, è quella che registra il risultato più negativo.
I sindacati chiedono alla direzione francese di ’spiegare qual è l’obiettivo di una strategia d’impresa che vede nel contenimento del costo del lavoro l’unico pozzo da cui attingere’.
E che in modo crescente investe in Brasile, Cina, India.
I rappresentanti sindacali auspicano pertanto di poter discutere con inviati del gruppo Carrefour le iniziative da intraprendere ‘in un confronto vero e senza demagogie’.

U.D.A.

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