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Zané, l’Enpa accusa il circo: “Anacronostiche crudeltà contro gli animali”

Riceviamo da Fabiola Bertoldo, presidente della Sezione Thiene-Schio dell’Enpa, l’Ente Nazionale protezione animali.

“Scrivo per unirmi alla protesta contro l’attendamento nel Comune di Zanè del circo Millennium, un circo che guadagna soldi che grondano della sofferenza e dell’umiliazione a cui sono sottoposti gli animali che lì sono detenuti. Credo sia ormai inconfutabile che la vita a cui sono costretti gli animali nei circhi

crei loro una sofferenza fisica, psicologica ed etologica che manifestano ampiamente anche al semplice spettatore in comportamenti sterotipati. Se un leone cammina avanti e indietro in due metri di lunghezza della gabbia per ore e ore, giorno dopo giorno, per una vita intera, anche il più sprovveduto degli spettatori dovrebbe ben comprendere come quell’animale stia subendo un maltrattamento. Il continuo peregrinare senza sosta a cui sono sottoposti gli animali che passano la loro misera esistenza da un camion ad un altro, da una città ad un’altra, da una gabbia ad un’altra, dovrebbe far vergognare non solo i circensi che sono i carnefici che infliggono loro questa sofferenza giorno dopo giorno, ma anche e soprattutto gli spettatori che ne sono la vera e principale causa. Costringere leoni, tigri che sono il simbolo della forza e della fierezza ad esercizi innaturali e patetici è una meschina violenza che, perpetrata solo ai fini di guadagnare sulla pelle degli animali,  diventa ancora più crudele e insensata.

Se un artista può scegliere di fare  questa vita, agli animali dei circhi viene imposta come è parimenti imposto il sistema di addestramento che li costringe ad esibirsi in patetiche macchiette innaturali ed irrispettose della loro dignità. E questo sempre e solo in nome del vile denaro. Se 50 anni fa poteva essere necessario andare al circo per vedere un animale,  ora mezzi tecnologici diffusi in ogni casa possono far vedere gli animali nel loro habitat naturale e permettono di osservarli in tuta la loro splendida e impagabile libertà.

Spero che le mie parole possano far riflettere quanti decidono di concedere spazi ai circhi con animali nei loro Comuni. Se c’è una legge che tutela i circensi, ci sono anche molte leggi che tutelano gli animali, per cui chiedo che siano disposti accurati controlli per verificarne il rispetto. Chiedo in modo particolare  di controllare che le linee guida per il mantenimento degli animali nei circhi non siano violate. Oggi stesso, da una semplice osservazione dall’esterno del circo che si trova a Zané, le norme relative a leoni, tigri e giraffa  erano tutte palesemente violate. E, quel che è peggio, violate alla presenza delle forze dell’ordine, che hanno stazionato per ore davanti al circo”.

Fabiola Bertoldo, 9 maggio 2014