A 43 anni è il più giovane tra i candidati in pista per le elezioni comunali di Thiene, ormai sempre più vicine. Manuel Benetti era partito un po’ in sordina, quasi impacciato sotto i riflettori, ma poi forte dell’appoggio di cinque liste – di cui tre civiche più Lega e Fratelli D’Italia – l’ex presidente della Pro Loco ha tirato fuori quella tenacia che non ti aspetti e si è messo a studiare.

Un uomo dai toni accomodanti, ha lasciato che di lui si dica un po’ tutto sin da tempi in cui veniva presentato solo come il pupillo di Maria Rita Busetti, ma quando si parla di come amministrare la città a cui ha giurato amore eterno in tempi non sospetti, lo sguardo si fa serio e il tono diventa perentorio. Confessa di aver iniziato a lavorare per pianificare la sua discesa in campo già dall’autunno scorso, mesi di preparazione, quasi un’officina delle idee. Si commuove quando ricorda il papà e qualcuno gli sussurra che lo conosceva e ora sarebbe fiero di lui: attaccato alla famiglia e alla moglie Silvia, Benetti è un geometra stimato e immagina anche per Thiene una ‘ristrutturazione’ in grado di darle un nuovo volto.

A pochi giorni dal termine, che campagna elettorale è stata la sua?

“Per me un’esperienza senz’altro positiva, mi ha aiutato a conoscere tante persone che hanno a cuore Thiene, gente che mi ha trasmesso competenza e che come me vuole correre per il gruppo, lasciando un po’ da parte le polemiche”.

Andiamo al sodo allora. Benetti viene proclamato sindaco: cosa fa nei primi mesi di mandato?

“Quello che ho più volte ribadito negli incontri pubblici. Sono preoccupato per le famiglie in difficoltà, ci sono nuovi poveri di cui il Comune deve farsi carico, non sono famiglie numerose, ma penso anche ai nuclei monoparentali. Un riorganizzazione del sociale: naturalmente senza dimenticare le esigenze più immediate dei quartieri. Poi sicuramente mi premurerei di rifare i bandi per le scuole, quelli che per vizi di forma non sono andati a buon fine: senza risorse non andiamo distanti”.

Mi ricorda i punti forti del suo programma? Senza frasi fatte…

“Io a parlare non sono bravo. Però mi ritengo una persona pratica, con capacità. Non possiamo non costruire un piano per il recupero del centro, acquisire il diritto di superficie della Galleria Garibaldi per farne possibilmente un punto strategico, magari con delle cancellate che la mettano in sicurezza. Sempre in ambito commerciale, favorire accordi tra privati per affitti agevolati anche con l’intervento pubblico, agevolare la presenza di attività ora mancanti, riportare un piccolo market di generi alimentari in centro. E poi i giovani e naturalmente la riqualificazione dei quartieri”.

Se dovesse dirmi una cosa che amministrativamente non le è piaciuta e vorrebbe cambiare?

“La trasparenza. Non ce n’è stata. Veda la rotatoria di Ca’ Beregane, nessuna sapeva nulla fino a lavori partiti. Troppe decisioni che meritavano condivisione prese in Giunta, senza passare dal Consiglio. Ora tanti incontri con i cittadini, paroloni sul dialogo. Ma bisogna che questa interazione ci sia sempre e io mi riprometto di lavorare molto su questo”.

A proposito di trasparenza, sia sincero. Qualche pressione l’ha avuta per la composizione di una squadra di governo se la partita andrà bene?

“Assolutamente no. Nessuna. Nè dalle liste nè dai singoli. Nessuna pretesa. Però una cosa gliela dico: qualche idea comincio ad averla. Ma, nel caso, ci pensiamo da martedì”.

E se le cose per lei non andassero bene? In un ballottaggio che vi esclude come vi collochereste?

“Mani libere ai cittadini. Non ho intenzioni di prendere impegni con nessuno, lo troverei poco serio”.

Chi è Manuel Benetti quando calano le luci sul palco?

“Un uomo che ama la compagnia, che passa quasi tutto il suo tempo con la famiglia. Purtroppo non faccio sport tranne qualche sciata con mia figlia, ho una moto che prende polvere da troppo tempo e mi piace tanto il mio lavoro che mi assorbe molte energie. Ma quando fai quello che ti piace questo non ti pesa”.

Un ultimo appello a chi dovrebbe votarla?

“Anzitutto di andare a votare. Io chiedo fiducia per portare un cambiamento di cui si sente forte il bisogno: con i tanti candidati consiglieri che ringrazio di cuore abbiamo iniziato un progetto che, comunque vada, continuerà per il bene di Thiene. Affronto con fiducia questa sfida, non ho paura di nessuno, e prometto di dare il meglio di me affinchè le tante cose dette diventino realtà”.

Marco Zorzi

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