Due anni di tempo per far sentire la propria voce e impedire che il proseguimento della Valdastico Nord diventi realtà. E’ il ‘diktat’ che il consigliere dell’Unione montana Alto Astico Riccardo Fimbianti di Cogollo del Cengio ha portato all’attenzione degli amministratori locali durante l’ultimo consiglio di giovedì scorso, discusso nella sede di Arsiero.

 

Il progetto dell’autostrada, che toccherebbe praticamente metà dei comuni dell’Unione e cioè Cogollo, Lastebasse, Pedemonte e Valdastico (lasciando quindi fuori Velo d’Astico, Arsiero, Laghi e Tonezza) è entrato, precisa Fimbianti nel testo della sua mozione, per la parte relativa al territorio veneto, già nella fase di progettazione esecutiva.

 

In soldoni, la prima pietra potrà essere posata solo dopo l’adozione ‘di convergenti atti decisionali a carattere amministrativo degli organi provinciali, regionali e statali competenti, nonché previo svolgimento di una fase partecipativa a livello territoriale’.

 

I ‘no’ dovrebbero unire le forze, ha spiegato il consigliere durante l’assemblea, e l’Unione montana deve essere il principale interlocutore di provincia, regione e ministero delle infrastrutture, per portare avanti una opposizione reale contro un’opera che ‘porta un peggioramento della qualità della vita dei nostri cittadini e che va verso la finalità opposta di questo ente, che è quello di tutelare i cittadini ed il nostro territorio’.

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I consiglieri presenti hanno votato favorevolmente la mozione di Fimbianti, che ha chiesto l’istituzione di una commissione ad hoc per capire con più precisione possibile le conseguenze reali sulla nostra vallata, qualora prendesse il via la realizzazione dei lavori, e di fare finalmente una informazione capillare attraverso assemblee, serate informative e pubblicazioni con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza.

 

‘E notevole il fatto – ha dichiarato Fimbianti una volta concluso il consiglio – che questa mozione abbia portato il progetto autostrada in Unione montana ed abbia aperto il confronto su un argomento che riguarda quanto di più importante sta oggi accadendo nella nostra vallata. L’autostrada avrà un impatto devastante non solo sull’ambiente, ma anche sul tessuto economico e sociale. Questo deve essere gestito dagli enti locali per la tutela dei propri cittadini, non si può fare finta di nulla e lasciare che la decisione ci rovini addosso dall’alto. Le conseguenze le pagheremo noi tutti. L’istituzione di una commissione consiliare con il compito di informare e parlare con il territorio da una parte e con le istituzioni dall’altra, sarà utile per superare i campanilismi ed imparare a lavorare insieme, far sentire la voce della vallata. E’ proprio adesso che il territorio deve farsi sentire’.

 

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‘Credo sia stato un primo tentativo – ha confermato anche il presidente dell’Unione Tiziana Occhino – di portare ad un tavolo sovracomunale un tema che ha sicuramente una valenza territoriale. Il percorso di condivisione e di sintesi delle varie posizioni che esistono sull’autostrada sarà lungo e probabilmente non facile, ma è uno sforzo che ritengo indispensabile fare. La commissione che verrà istituita avrà il compito di lavorare con obiettività e scrupolosità per portare in consiglio e nella popolazione delle valli l’informazione necessaria e di raccogliere ogni istanza propositiva che sul territorio dovesse nascere’.

 

Marta Boriero

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