Flavio Tosi è arrivato come una star intorno alle  22 e non si è intrattenuto a lungo al Palazzetto dello Sport di Arsiero. Ma è riuscito ad attirare e a riunire centinaia di leghisti, che sono accorsi da tutta la provincia di Vicenza per ascoltare le sue parole da leader, quello che è per una buona fetta di tesserati del Carroccio, che dichiarano di non aver mai smesso di credere nel Federalismo e nei valori di un partito. Un partito che però, sembra caduto in disgrazia. Il calo dei tesseramenti ne è la prova.  Il suo breve discorso è stata incentrato sull’esigenza di una legge elettorale, che dia la facoltà agli elettori di scegliere personalmente i propri rappresentanti. Poche parole, ma efficaci ed essenziali, che sono piaciute ai presenti, che tuttavia, forse speravano in qualcosa in più.

 

C’erano quasi tutti sabato sera, ad Arsiero. I sindaci ‘tosiani’ dell’Alto Vicentino, capitanati dal carismatico assessore regionale Marino Finozzi e dall’ex sindaco di Thiene Maria Rita Busetti, che l’altra sera, ha dimostrato di avere ancora tanto da dare alla politica, di voler ancora dare un contributo ad una Lega che non ha più lo ‘smalto’ di un tempo, ma che forse, abbandonati certi slogan preconfezionati, che non convincono più folle ormai più preparate di qualche decennio fa, potrebbe prendere nuovamente il volo, sotto un’altra stella. La stella del cambiamento, quella che reclamano tutti, che pretendono i cittadini italiani, quello in cui credono i leghisti, che però, li senti ancorati ancora a concetti triti e ritriti, che forse avrebbero bisogno di una rispolverata, alla luce dei tempi moderni che avanzano.
‘Questa sera, dovevamo solo cenare insieme – ha spiegato Maria Rita Busetti – una sorta di riunione conviviale, che però ha registrato un discreto successo, dato il numero dei presenti. Si tratta di persone arrivate qui di sabato sera, anche da Vicenza. Molti di loro non sono nemmeno tesserati e si stanno avvicinando alla Lega Nord per la prima volta. Con Flavio Tosi si può ricominciare, lui è una persona innanzitutto pulita e concreta, caratteristiche fondamentali per chi deve rappresentarci. Lui racchiude tutto quello che può dare la svolta ad un sistema, che va cambiato’.
Sabato sera, ad Arsiero c’erano anche l’europarlamentare Mara Bizzotto, l’onorevole Erika Stefani che siede a Roma nella Commissione Giustizia e l’onorevole Patrizia Bisinella, della commissione Affari Costituzionali.
Immancabile il parlamentare thienese Filippo Busin, figura ‘pulita’ e senza dubbio, la più elegante del Carroccio dell’Alto Vicentino.
Giacca scura e fazzoletto verde nel taschino, in molti dovrebbero imparare a curare meglio il look da lui perchè anche quello è segno di rispetto per la carica istituzionale, che rappresenti. ‘ La Lega ha condotto negli anni, battaglie molto importanti, che però qualcuno ha fatto finire nel dimenticatoio – spiega Busin – altre missioni dobbiamo riconoscere che non siamo riusciti a portarle in porto. Occorreva più concretezza, ma non è mai troppo tardi. Si può ricominciare con un lavoro sul territorio affinchè le istanze dei giovani vengano portate nelle sedi in cui si decidono le loro sorti. Sono i media che ci oscurano. Per ora vanno di moda i grillini per cui, finiscono sui giornali  solo le loro imprese in parlamento. Anche se la Lega vota le stesse cose, si titolano gli articoli esclusivamente, con le loro preferenze. Eppure ci siamo, in pochi a Roma in questo momento, ma ci siamo e siamo agguerriti. Altro che spenti!’.
‘La Lega ha commesso degli errori – ammette con umiltà il sindaco di Posina Andrea Cecchellero –  ha deluso molte aspettative, ma occorre credere ancora che certi obiettivi come il progetto federalista, possano realizzarsi. Anzi, rappresenta una speranza per salvarci. Basta alleanze sbagliate, abbiamo pagato anche quelle. Da soli possiamo farcela’.
Di altro avviso invece, Luigi Santi, al centro di un’indiscrezione, che non vuole confermare, ma della quale sabato si è sentito mormorare ad Arsiero: avrebbe già pronta una lista, dopo l’uscita dalla Lega ora commissariata e guidata dal giovane Erik Uberto Pretto, per la sua candidatura a sindaco di Schio. ‘Non ho niente da dire in proposito – commenta Luigi Santi mentre fuori dal Palazzetto dello Sport fuma una sigaretta e conferma la sua vicinanza a Flavio Tosi, che definisce il suo punto di riferimento – non confermo, nè smentisco.  A differenza di Cecchellero, la Lega, secondo Santi, ha bisogno di alleati. Non può farcela da sola, specie in questo momento di difficoltà’. 
‘La Lega a Schio c’è e si sta riorganizzando –  spiega Pretto, che negli occhi ha l’entusiasmo che forse in molti non hanno più –  ci stiamo preparando con una lista per fronteggiare le amministrative della prossima primavera’.
 
Natalia Bandiera
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