‘La decisione del Sindaco Silvia Covolo e di 7

consiglieri di maggioranza di uscire dalla Unione Montana dall’Astico al Brenta  getta alle ortiche 38 anni di storia di condivisione di obiettivi, intenti e collaborazione del Comune di Breganze con i comuni contermini.


La nuova legge Regionale,che comunque denuncio essere assolutamente fumosa e inadeguata, delinea comunque un passo deciso verso l’aggregazione dei servizi di più comuni, partendo proprio da quelli che già territorialmente lavorano insieme da anni nell’ambito delle Ex Comunità Montane’.  All’attacco del primo cittadino di Breganze, Alberto Rigon, consigliere di minoranza, che non solo non condivide, ma giudica anacronistica una decisione che non sta al passo con i tempi che vanno in tutt’altra direzione.
‘Tutta la politica in generale, da destra a sinistra,  ha evidenziato come il “bacino minimo” di efficienza per la gestione di determinati servizi pubblici,  dall’urbanistica ai lavori pubblici, dall’ecologia alla Vigilanza Municipale sia di almeno 30.000 abitanti –  Breganze in controtendenza a tutti gli altri comuni della ex Comunità Montana dall’Astico al Brenta ha invece  deciso di uscire giustificando il tutto con questioni tecniche e problemi di contenimento di costi.  In realtà Breganze spende per i servizi associati dell’Ente 4.500 Euro all’anno a fronte di benefici ben maggiori – entra nel dettaglio Rigon –  Non solo, la “quota societaria” del Comune di Breganze all’interno della Ex Comunità Montana ammonta a poco più del 5% : una inezia rispetto al ruolo di coordinamento che svolge  e ai benefici che avere la sede nel proprio territorio comporta. Basti pensare alle innumerevoli iniziative che vengono svolte dalle varie Associazioni in diversi momenti dell’anno all’interno del Parco e dell’adiacente Ghiacciaia.
Quanto costerà e chi pagherà ora l’eventuale affitto di queste aree?  Nei locali dell’ente trovano sede importanti realtà associative di promozione e tutela dei prodotti tipici: il Consorzio Tutela Vini Doc, la Strada del Torcolato e dei Vini Doc, l’Associazione Apicoltori’.
Rigon è un fiume in piena e attacca ancora concludendo:’ Breganze, con questa decisione di fatto abdica al suo ruolo di comune capofila per tutta una serie di altri comuni minori che ruotano attorno alla nostra comunità apportando benefici diretti e indiretti.
Mentre Marostica si è staccata da questa unione per farne una di nuova con i comuni a lei contermini, Covolo prende la via dell’isolamento’. 

di Redazione Thiene on line

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