Hanno lottato, hanno urlato e hanno pagato. E tutto di tasca loro. Il Gruppo Sportivo Ricreativo Casale ieri sera durante il Consiglio Comunale ha chiesto al Sindaco Riccardo Calgaro e alla sua Giunta di avere un contributo economico di 5 o 10mila euro per le spese sostenute con i legali per fare ricorso al Tar del Lazio contro la procedura amministrativa per la realizzazione della Valdastico Nord. Ma dall’amministrazione nessuno si è mosso a pietà e a parte un solo voto astenuto tutti si sono schierati negando la partecipazione alle spese pagate dal Gruppo.

 

La richiesta fatta al Comune da Fabio Dall’Osto (portavoce del Gruppo) e i suoi è molto chiara: “L’amministrazione comunale di Cogollo del Cengio non ha ritenuto opportuno opporsi alla realizzazione dell’infrastruttura Valdastico Nord e al relativo procedimento. Il Gruppo Sportivo Ricreativo di Casale e altri 3 cittadini, ritenendo palesemente illegittima la procedura amministrativa seguita per l’approvazione del progetto (compreso lo spostamento del tracciato dal Comune di Velo d’Astico al Comune di Cogollo all’insaputa dei cittadini) hanno invece presentato, in data 3 ottobre 2013, ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento del Cipe assumendo a proprio carico una spesa complessiva di euro 9.380”. A fronte dei documenti che provano il ricorso il Gruppo di Casale ha chiesto fiducioso un contributo al suo Comune, dando per certa almeno una valutazione positiva della cosa, ma Calgaro e i suoi hanno risposto con un deciso no.

“Ci aspettavamo qualcosa – ha commentato amareggiato Fabio Dall’Osto – perché ci siamo opposti alla procedura amministrativa e non alla realizzazione dell’opera. Abbiamo chiesto un contributo di 5 o 10 mila euro, e siamo delusi che non ci riconoscano niente perché tutto ciò l’abbiamo fatto per il bene della città e dei cittadini”. Da Riccardo Calgaro la spiegazione è arrivata forte e chiara: “Il Comune non può finanziare gli interventi del privato se questi non sono stati prima concordati insieme. Il Gruppo ha scelto privatamente il suo legale, ha scritto il suo ricorso e preso le sue responsabilità. Di conseguenza ha agito a sua discrezione senza interpellare l’amministrazione. Tra l’altro, sono stati chiamati il Sindaco di Besenello e altri personaggi ad esprimere in pubblico opinioni che sono andate contro la maggioranza. Non potete venire ora a chiedere un contributo, dovevamo concordare l’intervento prima. Anche perché non si possono creare precedenti di questo tipo a livello amministrativo”.

“Quello che mi sento di fare per il futuro – ha concluso il sindaco – è invitare la minoranza a parlare prima di agire in modo da concordare un intervento unico. Ci vuole sinergia per agire compatti e dobbiamo stabilire insieme le modalità di intervento, i nomi dei legali e le modalità di intervento”.

A.Bia.

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