“La provincia di Vicenza rimane così com’è, ma in realtà le cose cambiano”. Lo afferma dopo aver appreso i contenuti del Decreto legge del Consiglio dei Ministri sul riordino delle province, Costantino Toniolo, presidente della commissione bilancio e affari istituzionali in Consiglio  regionale del Veneto.

“Per quanto riguarda la provincia berica viene mantenuta l’integrità territoriale, i confini, ma il ruolo dell’amministrazione cambia perché dovrebbe diventare un ente di secondo grado dove avranno la loro rappresentanza i comuni: personalmente la vedo come una sorta di conferenza delle Unioni dei comuni”. E continua Toniolo: “Sono proprio i comuni che in questa fase acquisiscono maggior potere: il fine è quello di offrire ai nostri cittadini e alle attività economiche sul territorio migliori servizi e a meno soldi!”

“Grazie anche alle norme approvate in Regione in materia di funzioni e servizi dei comuni”, spiega Toniolo, “i municipi hanno l’opportunità di dare impulso all’innovazione in materia di gestione degli enti locali, di evolvere e migliorare la loro macchina con le Unioni, sia quelle ordinarie sia quelle montane, queste ultime occasione per esaltare la specificità di territori ad esempio come l’Altopiano di Asiago e dei paesi ai piedi delle Piccole Dolomiti”. E prosegue Toniolo: “A noi amministratori regionali resta il ruolo di programmazione, indirizzo e controllo su tutto il territorio veneto!”

“Ora tutti assieme”, conclude Toniolo, “dobbiamo rimboccarci le maniche per superare al meglio il momento di crisi che si fa sentire a tutti i livelli. Il nostro fine è sempre il bene comune e lo snellimento della macchina burocratica è sempre stato uno dei punti del nostro programma!” *

 

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