“La frana che ieri mattina, si è staccata a Pedemonte lungo la provinciale 85 conferma le gravi criticità idrogeologiche della Valle dell’Astico: non si può dunque pensare che la realizzazione di un’autostrada con gallerie a doppia canna da 30 chilometri ciascuna e 50 metri di larghezza fuori terra non abbia un impatto devastante sul territorio”.

È il grido d’allarme lanciato da Renzo Priante del comitato No Valdastico Nord in seguito alla notizia dei massi che ieri, hanno invaso la carreggiata a monte della frazione Ciechi, provocando peraltro danni ad un mezzo agricolo parcheggiato a bordo strada.

“La valle potrebbe non essere in grado di reggere un’opera così ingombrante – continua Priante -, come peraltro avverte lo studio del professor Dario Zampieri dell’istituto di Geoscienze dell’Università di Padova in merito alla frana della Marogna che insiste proprio sul territorio di Pedemonte e di Valdastico: una frana censita dalla Regione Veneto, ma ignorata dalla commissione tecnica di Verifica dell’impatto ambientale (Via e Vas). Assurdo, perché proprio lì il progetto della Società Autostrada Brescia-Padova prevede lo sbocco di una galleria”.

di Redazione Thiene on line

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