Rispetto delle regole, condizioni di legalità e tavolo di monitoraggio sulle relazioni sindacali. Sono queste le richieste che i rappresentanti dei sindacati e della grande distribuzione, coordinati dall’assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan, rivolgono ai titolari delle sette Prefetture venete perché sia garantita l’agibilità dei siti di produzione della grande distribuzione e si prevengano le mobilitazioni non regolari, o non autorizzate.

A palazzo Balbi, i rappresentanti dell’imprenditoria e delle maggiori sigle sindacali della grande distribuzione, convocati dall’assessore Donazzan a seguito di agitazioni e scioperi non regolari avvenuti nelle più importanti piattaforme di logistica, hanno sollecitato formalmente l’intervento tempestivo delle Prefetture territorialmente competenti. “Pur ribadendo il diritto di sciopero per rivendicare le proprie richieste – riassume l’assessore veneto – il tavolo regionale ha stigmatizzato ogni comportamento violento o intimidatorio posto in essere verso la committenza e gli altri lavoratori. Per questo motivo sollecitiamo l’intervento tempestivo delle Prefetture per ripristinare la legalità e l’agibilità dei cantieri. Gli episodi accaduti nelle ultime ore devono essere circoscritti con tempestività per evitare che si legittimino comportamenti soggetti al di fuori delle regole e della democrazia”.

Nella lettera inviata ai sette prefetti, la Regione, la Provincia di Padova, le organizzazioni sindacali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Legacoop e le società Prix, Despar–Aspiag Service, Trasporti Romagna-Mg Service, Alì e Unicomm hanno proposto, inoltre, la costituzione di un tavolo permanente tra le parti sociali (Logistica della distribuzione, agroalimentare, industriale e spedizionieri), a regia regionale, con funzione di monitoraggio e di facilitazione delle relazioni sindacali. “Il tavolo – sottolinea Elena Donazzan – darà riconoscimento e legittimazione ai soggetti che operano nel rispetto delle regole e segnalerà quei soggetti che operano in violazione dei contratti collettivi e della normativa previdenziale e fiscale, nell’intento ulteriore di contrastare sul nascere ogni forma di dumping sociale”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia