Come se non bastassero i numeri sempre più alti dei contagi Covid, circa 120mila tamponi al giorno da fare, in una fase acuta, che ci porterà la settimana prossima in zona gialla, la carenza cronica di personale sanitario, che ha subito anche la ‘perdita’ di coloro i quali hanno rifiutato il vaccino, ci si mette pure la politica a fare la sua parte. Quella politica, che anzichè fare squadra in un momento di difficoltà, sfoderare la solidarietà e quel senso di comunità, fa prevalere gli sterili campanilismi, che in questo momento appaiono davvero inopportuni. Come la richiesta del consigliere regionale Nicola Finco, che dalle pagine de Il Giornale di Vicenza, non nasconde il suo volere di dirottare i pazienti Covid all’ospedale di Santorso, facendolo ritornare Covid Hospital.

Anche i media bassanesi si sono fatti portavoce di questo volere della popolazione, che teme che la pressione ospedaliera porti via posti letto e ingolfi l’attività sanitaria extra covid. Si contrappone la decisione del dg Carlo Bramezza che invece, ha rassicurato gli abitanti dell’Altovicentino ed i sindaci del distretto 2, che se non prima si passerà alla fase 2, quella oltrepassata ad esempio al San Bortolo. Forse per la prima volta, possiamo contare su un dg, che ragiona come un manager e non secondo i dettami della politica che impera.

La richiesta di concentrare i malati Covid all’ospedale di Santorso, facendolo diventare come attualmente è Schiavonia, dove però i numeri sono molto più alti, ha scatenato una marea di polemiche e mentre Thiene, come al solito tace, quasi indifferente al tema sanità, a Schio le levate di scudi sono vivaci.

‘A fronte della polemica presente in queste ore sulla stampa, sul fatto che il consigliere regionale bassanese della Lega Finco ha dichiarato che “Bassano non dovrebbe ospitare pazienti covid nemmeno in questa fase”, chiediamo al Sindaco la sua posizione in merito alla possibilità che il nosocomio di Santorso torni ad essere covid hub; chiediamo poi se c’è la disponibilità da parte sua e della sua maggioranza (oltre che di tutte le forze politiche) a sottoscrivere un documento che chieda all’Ulss 7 e alla regione che Santorso non torni ad essere Covid Hub. Si tratterebbe di fare in sostanza quanto hanno fatto i Sindaci della bassa padovana con l’ospedale di Schiavonia, dove l’ospedale è stato difeso da tutte le forze politiche’. A formulare l’interrogazione che sarà oggetto del prossimo consiglio comunale scledense è stato l’oppositore di Valter Orsi, Giorgio De Zen di Coalizione Civica.

Cittadini che hanno già subito un blocco di tutte le attività ospedaliere nel loro ospedale di riferimento, quello di Santorso, e che ancora adesso hanno un ospedale con un numero di
posti dedicati a pazienti Covid maggiore rispetto al San Bassiano (68 a 40). Ricordiamo inoltre che il Bassanese ha abbastanza vicini gli ospedali di Montebelluna, Castelfranco e Cittadella, molto più facilmente accessibili di quanto non sarebbe il San Bassiano per gli abitanti del distretto 2 se l’ospedale di Santorso ritornasse a non essere agibile. Sembra che si voglia mettere in contrapposizione i due distretti dell’Ulss, quando invece in un contesto già così teso e difficile la scelta di distribuire il peso dei pazienti Covid tra i due distretti è sicuramente la
più saggia. Perchè i ritardi nelle visite e nelle operazioni denunciati al San Bassiano ci sono anche all’ospedale di Santorso che continua ancora oggi ad accogliere pazienti dal Bassanese. Sono le parole di Giulia Andrian,  consigliera comunale Pd di Schio.

Scende in campo la Cgil. Le dichiarazioni di Lara Donati

Assistiamo stupefatti a dichiarazioni secondo cui il peso nella gestione dell’emergenza sanitaria dovrebbe ricadere sul solo Ospedale di Santorso. Ospedale che, lo ricordiamo, ha sopportato in larga parte il peso dell’emergenza sanitaria durante le prime fasi della pandemia e che ha finalmente visto un seppur parziale riequilibrio da parte dell’Azienda, che in questa occasione ha deciso che i cittadini e i lavoratori dell’Ulss 7 Pedemontana devono poter trovare parimenti risposte ai propri bisogni di salute e alle proprie condizioni di lavoro, evitando tra l’altro inutili e poco razionali spostamenti di pazienti da un Distretto all’altro.  Una distribuzione di posti letto che comunque, lo ricordiamo, vede nell’Ospedale di Santorso un maggiore peso, se i posti letto previsti a Santorso per l’emergenza Covid-19 sono attualmente 48, con un possibile ulteriore aumento di 20 posti letto. Forse ci sono cittadini di serie A e serie B? Forse ci sono lavoratori di serie A e di serie B? Forse i cittadini del Distretto 2 della Ulss 7 Pedemontana non si ammalano, non hanno legittimamente il diritto di vedersi riconosciute cure appropriate? Noi, francamente, pensiamo di no. Quale buon senso dietro queste affermazioni? Noi, francamente, pensiamo non ve ne sia alcuno. Quello che pensiamo invece da sempre, con chiarezza e decisione, è che servano solidarietà ed equità. I
cittadini del Distretto 1 meritano cure e adeguate risposte ai loro bisogno di salute, così come quelli del Distretto 2. I lavoratori del Distretto 1 meritano considerazione e rispetto, così come quelli del Distretto 2. Serve, con serietà e senso di responsabilità, evitare di dare la stura a sentimenti campanilistici che a nostro avviso poco hanno a che fare con le esigenze della cittadinanza.

Thiene tace ancora una volta sul tema sanità

Ci si chiede se a Thiene si leggano i giornali e se le dichiarazioni del consigliere Nicola Finco abbiano sollevato almeno un pò di ‘orgoglio d’appartenenza territoriale’. Macchè, come al solito sul tema sanità la politica thienese non batte ciglio, come se i cittadini della seconda città più importante dell’Altovicentino avesse un ospedale proprio. Sparisce la guardia medica, ora i bassanesi vogliono concentrare i malati Covid a Santorso, ma nessun politico dice nulla. Eppure tra qualche mese, ci sarà una competizione elettorale per la conquista della poltrona dell’uscente sindaco Gianni Casarotto. Come pretenderanno di essere votati i candidati, dopo aver fatto scena muta nella difesa del valore più importante dell’essere umano: la salute?

N.B.

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia