Ai sindacati (Usb) dichiara che valuterà la rinegoziazione del contratto di project financing , su un comunicato stampa ufficiale della Regione Veneto dice che  a Santorso sarebbe stato usato ‘con oculatezza’. Luca Zaia  è arrivato puntualissimo alla cerimonia per l’inaugurazione dell’ospedale Alto Vicentino. Un evento criticato da chi ha detto che non ci sarebbe niente da festeggiare, dati i costi e un debito per quasi trent’anni. ‘Una festa che era il momento di fare, dopo il collaudo di una struttura eccellente’, secondo il mondo istituzionale ora compatto nell’esprimere entusiasmo per l’opera pubblica al centro di tante polemiche. 

‘Qui – ha detto Zaia – abbiamo un esempio concreto della filosofia che sta alla base nel nuovo Piano Sociosanitario: ospedali moderni, efficienti e ben dotati di tecnologie e professionalità per rispondere alle necessità acute dei cittadini e un capillare rafforzamento della medicina territoriale’.
La tanto attesa e criticata inaugurazione ha riunito esponenti della politica locale, regionale e nazionale, oltre a tutti i primari dei reparti della struttura .
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pietro Menegozzo, sindaco di Santorso che ha commentato: ‘Al giorno d’oggi non serve più il piccolo ospedale fuori dalla porta di casa, ma serve una grande struttura moderna che dia risposte concrete e adeguate alla tecnologia dei tempi. Alla sua apertura – ha spiegato – ricevevo lamentele, ma ogni giorno che passa la situazione migliora e le critiche si sono trasformate in apprezzamenti’.

L’ospedale Alto Vicentino come frontiera dell’avanguardia nel campo della Sanità è stato il tema toccato dal presidente della Conferenza dei Sindaci Alberto Toldo, che ha sottolineato come a Santorso ci sia ‘un modello di ospedale a cui tutta la sanità nazionale deve ispirarsi. In Italia – ha concluso – si soffre lo squilibrio tra territori come il nostro e altri che devono ancora adeguarsi alla Sanità moderna’.

Quindi, l’intervento di Andrea Zanon, presidente di Summano sanità, il socio privato di Ulss 4, che ha spiegato i costi del contratto di project financing e le diverse contribuzioni tra socio pubblico e socio privato. Il Direttore Generale Daniela Carraro a sua volta ha elencato le positività e le eccellenze del polo ospedaliero che dirige, mettendo in risalto il fatto che le competenze al suo interno vengono spesso confrontate e relazionate con quelle di importanti strutture mediche straniere. Attilio Schneck, Commissario della Provinciae Sindaco di Thiene al momento dell’ok al nuovo ospedale, ha dichiarato che il bacino di 200 mila abitanti che fa capo all’Ulss 4 aveva bisogno di una strategia precisa. ‘Il nuovo nosocomio – ha ribadito – è stato il frutto di una decisione socio-politica che ha dimostrato regia, collaborazione e democrazia’.
Per quanto riguarda il tanto discusso contratto di project financing, il Governatore Zaia ha confermato che la situazione di Santorso non è delle peggiori della regione e il concetto di finanza di progetto di per sé, ‘se studiato con cura dosandone bene la posologia è uno strumento valido. A Santorso è stato usato con oculatezza – ha dichiarato in un comunicato stampa ufficiale – anche se in ogni caso i contratti di project financing vanno soppesati ponendo la massima attenzione al rilievo negli anni degli interessi’.
E forse è proprio questo il punto del problema del contratto dell’ospedale dell’Ulss 4. Quando è stato firmato il progetto, i tempi erano diversi e la prospettiva economica marciava su binari che parevano solidi, mentre il tempo ha mutato le condizioni e ora la Sanità dell’Alto Vicentino viene messa in discussione per decisioni prese in tempi diversi. ‘il Direttore Generale Daniela Carraro – ha spiegato Stefano Fracasso, Consigliere regionale – sarà interpellato dalla Commissione Regionale per capire come sta gestendo e cosa intende fare in merito alla situazione del project financing, che ora è a disposizione dei Sindaci per essere studiato e valutato’.
Le critiche che condannano Regione e Ulss 4 per aver reso privata una struttura considerata da sempre pubblica hanno colpito Luca Zaia, il quale ha confermato: ‘L’ospedale è pubblico al 100%. Il socio privato ha semplicemente prestato i soldi per la sua realizzazione, ma il nosocomio rimane pubblico’.
E per enfatizzare la sanità della sua Regione ha sottolineato: ‘Non è un caso che il tasso di ospedalizzazione medio da noi è di 7 giorni, contro i 30 di altre aree del Paese. Vuol dire che mentre qui curiamo bene 4 pazienti, altrove se ne cura uno solo. Nel settore sanità il Veneto ricopre una posizione di prestigio, se ci ispirassimo ad altre zone d’Italia faremmo un salto indietro invece di andare avanti. Da ora in poi – ha concluso – nella Sanità si dovrà lavorare sulla de-ospedalizzazione e i cittadini dovranno fare un salto culturale e adeguarsi alla modernità delle cure’.
A tale proposito è intervenuto il commento del Sindaco di Schio Luigi Dalla Via che ha esortato la regione a farsi carico del costo relativo al nuovo sistema sanitario che ha coinvolto l’Ulss 4. ‘L’ospedale per acuti – ha commentato – è un nodo fondamentale di un sistema di servizi territoriali per il quale la nostra Ulss è pioniera ed esempio per tutto il Veneto nell’attuazione del Piano sociosanitario regionale. Un sistema all’avanguardia, grazie ad una rete di servizi sociosanitari integrati e grazie anche all’impegno dei tanti operatori che vi lavorano. Questo sistema deve però essere sviluppato e completato di tutti i servizi previsti. Proprio per questo – ha concluso – come abbiamo sempre ripetuto in questi anni, anche oggi chiediamo alla Regione di garantire all’Ulss 4 le risorse necessarie a pagare il canone del project financing. I costi del quale non devono in nessun modo ricadere sui servizi e sulla qualità dell’offerta sociosanitaria ai cittadini’.
Anna Bianchini

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