“La macellazione del suino è una tradizione da preservare”. Al coro dei Sindaci e delle istituzioni che chiedono all’Ulss 4 di tornare sui suoi passi in merito al divieto di macellazione ‘in casa’ dei suini, si unisce Claudio Guglielmi, Sindaco di Valdastico. Titolare di un’azienda che si occupa di formaggi e sostenitore delle tradizioni locali e delle tipicità del territorio, Guglielmi si schiera a fianco dei suoi colleghi che hanno chiesto a gran voce che l‘azienda sanitaria riveda la sua posizione in merito alla decisione sottoscritta dal suo veterinario Fabrizio De Stefani.

 

Un divieto che suona assurdo alle orecchie di molti, che nella produzione dei salumi non vedono solamente una risorsa economica ma anche una tradizione locale che deve essere preservata e tramandata.

E’ il caso del Sindaco di Valdastico, che era solito usare il rito della ‘macellazione del maiale’ per trascorrere 2 giorni in compagnia rievocando un costume locale. “Ho un’attività artigianale che si occupa di formaggi – ha spiegato – e i salumi che ho prodotto li ho sempre usati come omaggi e assaggi di contorno per i miei amici e i clienti. Non conosco le regole relative alla macellazione e produzione per la vendita, ma ritengo che basarsi su una legge del 1928 e impedire una cosa che per noi è tipicamente tradizionale, sia fuori luogo”.

Un divieto assurdo, secondo Guglielmi, che non se la sente di condividere la scelta dell’Ulss 4 e pone a confronto l’azienda sanitaria locale con le sue vicine di casa. “E’ assurdo pensare che già a Recoaro si possa continuare a macellare come è sempre stato fatto – ha concluso – e se consideriamo che nella nostra provincia ci sono paesi e aziende che fanno dei salumi la loro economia di punta, mi sento di intervenire per unirmi al coro di chi chiede che l’Ulss ritorni sui suoi passi”.

 

Anna Bianchini

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