Il Comune di Marano Vicentino non aumenta le tasse e per aiutare le famiglie fa slittare il pagamento dell’Imu da giugno a ottobre.

“Un bilancio solido, un disavanzo importante “frutto di un’attenta gestione delle risorse e idee chiare su come usare le parti non vincolate dell’avanzo di amministrazione”.

L’assessore al Bilancio Alessandro Peron, ha presentato il rendiconto di gestione del 2020 durante il Consiglio comunale del 28 aprile 2021, ringraziando prima di tutto i dipendenti pubblici che hanno garantito sempre i servizi essenziali e risposto con resilienza e creatività alle nuove esigenze imposte nell’ultimo anno dal Covid-19.

Le entrate 2020 sono pari a circa 9.500.000 euro, con un avanzo di amministrazione di 1.450.000 euro, di cui 980mila euro di avanzo di competenza, “frutto di un’attenta gestione delle risorse, che restituisce alla comunità un bilancio solido. Abbiamo le idee molto chiare su come usare le parti non vincolate di questo avanzo”, ha sottolineato il sindaco Marco Guzzonato. La volontà dell’amministrazione, infatti, è di reinvestire parte degli avanzi a favore della cittadinanza, in particolare per rispondere alla crisi generata dalla pandemia.

Le maggiori entrate del 2020, pari a circa 182mila euro, derivano principalmente dall’Imu e dall’addizionale comunale. Sul fronte delle uscite, invece, si sono inoltre registrate minori spese per il personale – poiché non sono possibili assunzioni, nemmeno per il turn over – e minori utenze degli impianti sportivi, oltre a un accantonamento del fondo per le funzioni fondamentali arrivato dallo Stato al Comune negli ultimi mesi, e a minori spese per appalti e acquisti per la fornitura di servizi, sospesi a seguito del lockdown.

L’assessore Peron ha spiegato che, dell’avanzo, quasi 930mila euro sono la parte disponibile utilizzabile per la realizzazione di opere pubbliche e per coprire un eventuale disequilibrio di bilancio. Degli altri fondi, restano circa 314mila euro vincolati, ancora utilizzabili per l’emergenza Covid-19.

Il Consiglio comunale ha inoltre votato con favore l’applicazione dell’avanzo vincolato Covid, per utilizzare nelle politiche sociali quasi 11mila euro derivanti dal 5 per mille incassato alla fine del 2020, e altri 50.400 euro, pari alla seconda tranche ricevuta dallo Stato alla fine del 2020, come buoni spesa a beneficio delle famiglie.

È stata anche votata positivamente un’altra applicazione dell’avanzo di amministrazione vincolato Covid di 15mila euro, di cui 10mila per finanziare il punto vaccini Covid-19 allestito nella palestra De Marchi e 5mila per l’utilizzo di altri locali da parte delle squadre sportive durante l’occupazione della palestra a sostegno della campagna di vaccinazione.

L’assessore ai Lavori pubblici, Alessandra Cavedon, ha dettagliato un quadro delle spese 2020 delle opere pubbliche. Tra quelle realizzate ci sono l’efficientamento energetico della palestra De Marchi (70mila euro), l’efficientamento dell’illuminazione pubblica (42mila euro), la messa in sicurezza delle scuole (40mila euro), la riqualificazione della piastra sportiva via Verdi (32mila euro), i lavori di regimazione delle acque meteoriche per risolvere le criticità di alcune zone del paese che negli ultimi anni, in seguito a piogge intense, sono state soggette ad allagamenti (30mila euro) e la sistemazione dell’ufficio anagrafe (28mila euro). Le opere in corso sono inoltre le asfaltature (per un investimento di 200mila euro) e l’allestimento della passerella di via Aldo Moro, per accedere al Parco della Solidarietà da Sud (50mila euro).

Anche per l’anno 2021 sono state confermate le aliquote Imu dell’anno precedente e, consapevoli delle difficoltà che i cittadini e le attività produttive stanno affrontando, è stata posticipata la scadenza per il pagamento Imu (per la quota di competenza comunale) dal 16 giugno al 16 ottobre 2021. Resta ferma la scadenza del 16 giugno 2021 per la parte di competenza statale dei fabbricati industriali avente categoria D.

L’attenzione alle difficoltà del mondo economico-produttivo dovute alla pandemia si è inoltre concretizzata con una riduzione dell’aliquota Imu che passa dal 9 per mille all’8 per mille per i fabbricati aventi categoria A10, C1, C3 e D, a condizione che negli stessi immobili il proprietario svolga la propria attività produttiva. Per avere diritto alla riduzione occorre presentare il modello di autocertificazione disponibile nel sito del Comune.

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